Finito ai Thunder dai Rockets con la prospettiva di non disfare nemmeno le valigie, Chris Paul ne è diventato leader per una annata da ricordare nonostante lo stop per il Coronavirus, e ha parlato della sua esperienza con gli ex giocatori della NBA Stephen Jackson e Matt Barnes.
Non molti ricordano che Oklahoma City era già stata tappa della sua carriera. Dopo essere stato scelto dai New Orleans Hornets nel 2005, l’uragano Katrina costrinse la squadra a trasferirsi lì, giocandoci due stagioni. In realtà, Paul ha vinto l’NBA Rookie of the Year a Oklahoma City.
Al suo arrivo, molti pensavano che, andando per i 35 anni, il suo stipendio fosse esagerato per le sue declinanti capacità e per lo stato di salute incerto. “Ho dovuto dimostrarlo a me stesso, ai miei compagni di squadra, ai miei allenatori, a tutti i membri dell’organizzazione. Ho dovuto dimostrare che potevo rimanere in salute. La cosa migliore è che abbiamo un grande gruppo di ragazzi.”
Messo a proprio agio da coach Billy Donovan e trovando un feedback eccellente con i suoi giovani compagni, Paul è senza dubbio uno dei motivi principali per cui i Thunder sono stati uno dei team di maggior successo e sorprendente dell’intera NBA per tutta la stagione 2019-2020.