(di Giorgio Gandolfi). Sono pochi i paesi in cui il basket domina e si contano sulla dita di una mano. Prima di tutto le Filippine, con 40 milioni di giocatori e con la Philippine Arena, la più grande al mondo per il basket, che può contenere 55.000 spettatori più 50.000 all’aperto per seguire le partite su grandi schermi, e con la terza più grande arena al mondo l’Areneta Coliseum, che ne contiene 25.000.
Viene poi il Libano dove, quando gioca la nazionale allo Noutiad NauTal Spon Complcx di Beirut oltre 8.000 scatenati spettatori sostengono la squadra. Ma la nazione più incredìbile per il nostro sport è senza dubbio la Lituania.
Prendiamo i dati relativi al numero di abitanti: Filippine 104 milioni, Libano 6 milioni e Lituania 2 milioni e 800 mila. Ma la Lituania, pur avendo una popolazione poco numerosa, è una nazione da prendere ad esempio dal basket mondiale sotto diversi aspetti, perché per i lituani il basket è una religione.
Negli Anni ’30, prima che fosse annessa alla Russia, la nazionale lituana vinse due campionati europei ed in seguito, divenuta parte dell’Unione Sovietica, contribuì alle vittorie della Nazionale sovietica con grandi giocatori lituani, come la guardia Sarunas Marciulionis, che fu anche il primo giocatore lituano in NBA ai Golden State Warriors, seguito da altri, tra cui Arvidas Sabonis, uno dei più grandi giocatori europei di sempre, a Portland (ed il figlio Domantas sta brillando con gli Indiana Pacers).
Ottenuta l’indipendenza dalla Russia nel 1990 la nazionale lituana ha inanellato grandi successi, come tre bronzi alle Olimpiadi, tre bronzi ai mondiali ed un oro, tre argenti ed un bronzo agli Europei. Il segreto? Moltissime Academy in cui si insegnano i fondamentali (sottolineo, sì insegnano) e la più importante è quella di Sabonis a Kaunas. Proprio questa città di oltre 500.000 abitanti è il fiore all’occhiello del basket lituano, dopo la nazionale.
Guidata dal 2013 da Paulius Motiejunas, un giovane laureato in Pubblica Amministrazione e con un master in Diplomazia e Relazioni internazionali e che ha iniziato come responsabile stampa fino a diventarne presidente, lo Zalgirìs Kaunas è una società modello in Europa. Vincitore per due stagioni consecutive del premio di Dirigente dell’ Anno dell’Eurolega, Motiejunas ha fatto della Zalgirio Arena un esempio unico.
Da due stagioni consecutive il campo dello Zalgirìs ha registrato una media di oltre 14.000 spettatori su una capienza di 15.000, un record storico per l’Eurolega, il tutto grazie ad una accorta campagna promozionale e di marketing. Ed in campo, guidata da Sarunas Jasikievicius, uno dei grandi giocatori lituani ed allenatore da pochissimi anni, lo Zalgirìs mette in mostra un gioco concreto e solido e si fa rispettare anche da squadre con budget molto più alti, tanto da arrivare anche alla Final Four di Eurolega nel 2018. In breve, sì può copiare anche da pìccole nazioni, ma dalla grande passione per il basket.