Con la prospettiva che Roma perda la pallacanestro di vertice con la rinuncia di Claudio Toti a tenersi la Virtus e mettiamoci anche una Eurobasket in A2 che annuncia un drastico ridimensionamento, il presidente FIP Gianni Petrucci chiede l’intervento di figure istituzionali nell’intervista al Corriere della Sera a firma Valerio Vecchiarelli.
Valore da salvare. La Virtus è un valore assoluto per lo sport italiano e chi può deve fare tutto per salvarla. A roma in questo momento le chiavi del problema per aprire le porte giuste, possono prenderle in mano solo tre persone: Virginia Raggi, Giovanni Malagò e Daniele Frongia.
Bisogna trovare chi ha voglia di investire e credere in un progetto, ma soprattutto chi può assicurare un futuro alla storia di una società gloriosa.
Chi meglio della sindaca, del capo dello sport italiano che è romano e ha competenze e conoscenze per coinvolgere le persone, e di chi ha la delega a governare i fatti dello sport cittadino?
Toti al capolinea. Adesso siamo al capolinea, quando mi ha chiamato per comunicarmi la sua scelta ho sentito un uomo addolorato ma convinto. La speranza è l’ultima a morire, ma non intravedo con lui molti margini di trattativa.
Allarme Rieti. La situazione è diversa, Rieti è una piazza storica, il basket è lo sport cittadino e ogni domenica il PalaSojourner si riempie di passione. Cattani è uno di quei presidenti che tanto fanno bene al nostro sport, mette in campo tante iniziative senza lamentarsi, si è inventato un crowdfunding per acquistare un pullman, ha comprato un terreno per dotare di una casa il suo club, spero proprio che tenga duro.
Noi come federazione faremo di tutto per limitare i costi istituzionali a carico dei club.