Il lungo della Virtus Segafredo Bologna Giampaolo Ricci è stato intervistato da Il Messaggero in un articolo a firma Luciano Rapa. Ecco alcune delle dichiarazioni.
Bologna. Sono a Bologna. Sono rimasto perché ho casa e nella speranza di una ripresa degli allenamenti mi è comodo stare qui.
La mamma a Chieti. Ho una corrispondenza diretta su ciò che avviene in Abruzzo in quanto mia madre lavora al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti e mi ragguaglia quotidianamente sulla situazione. Il momento è duro, lei ha a che fare talvolta con i codici rossi, altre invece direttamente con i malati di Covid 19.
Sulla sospensione. Da giocatore, da tifoso e da appassionato ho sempre sperato in una ripresa. Poi però mi sono reso conto che la situazione era difficilmente gestibile. È stato giusto quindi sospendere il campionato, sono pienamente d’accordo con la scelta presa. Forse si poteva aspettare qualche settimana, anche se in realtà si sarebbe poi trattato di posticipare la decisione.
E sullo scudetto. Vincere uno scudetto così avrebbe molto meno valore di uno reale ed è stato giusto non assegnare nessun trofeo, anche se sapevamo che poteva essere il nostro anno. È stato un peccato perché noi come Virtus abbiamo costruito e lavorato sin da agosto, creando un gruppo super che stava molto bene insieme e volevamo raccogliere ciò che avevamo seminato”