Chiuso in casa come tutti gli italiani in attesa che passi il difficilissimo momento, Luca Baraldi ha svolto il suo intervento a “Scusate l’interruzione” su Radio International. Virtus Bologna e ripresa del campionato glia rgomenti principali della chiacchierata. Eccola
La preoccupazione per Gamble? C’è, Gamble è un ragazzo molto serio, non ho dubbi che al giorno previsto cercherà di rientare. Bisognra capire se riuscità a farlo. Ma avendo famiglia e 2 bambini piccoli là aveva un comprensibile desiderio di tornare in USA è questa settimana di allenanenti facoltativi.
Gli altri? Son tutti a Bologna, per quanto è noto a noi.
Voglio essere positivo per ripartire a inizio maggio. La normalizzazione avverrà in diversi mesi, ma credo che avremo la possibilità di riprendere ai primi di maggio., anche se a oggi è tutto da verificare.
In che condizioni si riprenderebbe? Ci sono società che sperano che si fermi tutto, o per interesse sportivo o economico, ma la stragrande maggioranza delle società vuole riprendere, compresa la Fortitudo, con Pavani mi sento sempre. Perchè lo sport fa parte della nostra vita sociale, sarebbe bello riprendere tutti insieme. Possibilmente non a porte chiuse, ma quando anche il pubblico potrà venire a palazzo. E lo dico anche per la Fortitudo che deve giocare in casa la partita dell’anno, il derby, per loro a porte chiuse sarebbe un danno enorme.
Per il ciclismo sono molto più pessimista, invece.
Nei prossimi 10-15 giorni avremo contatti con la Lega – finalmente compatta attorno al nuovo presidente Gandini – e la Federazione. Petrucci ha tutte le deleghe per poter cambiare il format. La volontà assoluta è quella di terminare il campionato. Questo per agevolare anche il pubblico. Per avere il pubblico io sarei disposto a qualsiasi sacrificio.
Il momento più brutto della stagione? La sconfitta in casa con il Partizan. Di positivi tanti, soprattutto le partite in Fiera, il derby e Milano. Il derby è stato il momento più bello della stagione.
Credo che – per la parte tecnica – la Virtus abbia trovato il suo assetto, coach di esperienza e abituato a vincere. Poi abbiamo Paolo Ronci, uomo ombra, è il collante tra la società e la parte tecnica, persona preziosissima e molto stimato dai suoi giocatori. La parte societaria si sta sviluppando molto, abbiamo tanti ragazzi giovani, e siamo una società all’avanguardia.