Ieri sera in una diretta organizzata dalla Vanoli Cremona via Instagram, il giocatore Nicola Akele è stato intervistato dai tifosi della squadra. Ecco un sunto della chiacchierata.
Quarantena. Sta andando bene. Soprattutto perché sono sano e questa è la cosa più importante. Sono nel mio appartamento a Cremona e cerco dì far passare il tempo. Mi annoio, un po’ come tutti, ma cerco di tenermi impegnato in qualche modo.
Passatempo. Guardo delle serie tv, Ho appena finito di gustarmi la seconda stagione di ‘Powers’, molto bella. Leggo libri. Mi manca poco per finire ‘La mattina dopo’ di Mario Calabresi. Poi sto sui social. In questo mese ci sono stato tantissimo tempo, come noti avevo mai fatto nella mia vita. Infine c’è la parte quotidiana dedicata all’allenamento. Abbiamo tutti degli attrezzi dalla palestra e cerchiamo di tenerci in forma.
Tifo. Il PalaRadi mi regala una grande carica. Quando i nostri sostenitori cantano “dai Cremona” mi esaltano. É un coro che mi gasa terribilmente. Mi mancano tutti, loro, gli abbracci, i sorrisi.
Idoli sportivi. Non posso avere idoli nel campionato in cui gioco, posso dire che faccio il tifo per me stesso. Nella Nba invece è diverso. All’inizio il giocatore che mi piaceva di più era Dwayne Wade, poi è stato Kevin Durant e ora quello che mi piace di più e Kawhi Leonard che è uno che parla poco ma lo fa con i fatti.
Cominciato con il basket… A sei anni quando ho iniziato la prima elementare. Ho provato a giocare anche a calcio, ma il basket mi è entrato subito nel nel cuore. Da allora non ho maì smesso.
Nonni. Sono in Congo, non li vedo da tanto tempo. Quando tutto sarà finito vorrei tornare in Africa per riscoprirete mie origini. I miei genitori sono arrivati in Italia trent’anni fa.
