Aleksej Nikolic è a casa sua in Slovenia, per questo periodo difficile, e ha ricominciato ad allenarsi, confermando che tornerà a disposizione del Partizan Belgrado e la sua avventura con la maglia della De’Longhi Treviso, cominciata quasi a sorpresa lo scorso agosto, è finita nell’intervista di Silvano Focarelli per La Tribuna di Treviso.
Addio. Sì, oggi come oggi penso che la mia esperienza da voi sia terminata con la conclusione del campionato: di fatto sono rientrato al Partizan chiaramente un pò deluso dal fatto che il torneo di serie A sia finito a febbraio, con tre mesi di anticipo.
Ad ogni modo oggi il mio pensiero è già rivolto alla prossima stagione, vedremo se il Partizan parteciperà alla Eurocup o alla Euroleague ma giocare comunque una Coppa europea era ed è il mio desiderio principale per il futuro. Di certo c’è che a Treviso non giocherò più.
Treviso. Lo dico senza problemi, una grande esperienza, molto positiva. E’ stata tutto sommato una buona stagione, orgoglioso e fortunato di aver giocato per questa società: una dirigenza che ha sempre saputo cosa fare, consapevole della propria dimensione, mai una parola in più.
Squadra. Un po’ tutti mi sono stati vicino e soprattutto mi hanno aiutato. Ma se proprio devo dirne uno scelgo David Logan: il giocatore che ha l’esperineza maggiore, mi ha insegnato tante cose, con lui ho avuto un rapporto eccellente.
Palaverde. Giocare al Palaverde è stato bellissimo. Ricordo alcune partite casalinghe, prima fra tutte quella contro Venezia, un match veramente speciale, assolutamente il migliore di tutta la stagione. E intendo ad ogni livello, anche della tifoseria. Magari fu una sorpresa generale, ma in fondo la De’ Longhi se la meritò tutta, una gara che sarà già entrata nella storia del club”.
