Matteo Imbrò, capitano di TvB, è rimasto nella Marca per il lockdown del Coronavirus, evitando di tornare a Porto Empedocle dalla famiglia. Una scelta non facile, di cui ne parla con Silvano Focarelli della Tribuna di Treviso.
Veneto o Sicilia. Ormai è vietato spostarsi anche di comune in comune dice ma all’inizio è stata una mia scelta, ho preferito rimanere a Treviso sapendo che quando la situazione sarebbe migliorata avremmo ripreso gli allenamenti. Poi ho pensato anche che sarebbe stato meglio non tornare a casa provenendo da una zona rossa, chiaramente per evitare contagi. Ad ogni modo oggi gli ingressi in Sicilia sono vietati. Ho considerato prima di tutto la mia famiglia e la mia professione: questo è stato alla base della mia scelta.
Mangiare, mangiare. Ho iniziato a fare yoga, leggo libri, mi alleno, seguo qualche serie TV, insomma cerco di tenermi impegnato. Ho cominciato anche a cucinare, niente di particolare eh: tagliatelle fatte in casa, parmigiana, cose così. Non seguo ricette, in caso di necessità chiamo mia madre per consigli.
Allenarsi. Ho la fortuna di avere una distesa erbosa di fronte a casa e quindi faccio qualche corsa, ovviamente nei limiti dei 200 metri. Seguo le disposizioni che ci hanno dato, qualche consiglio da internet e qualcuno da un mio amico. Diciamo che non si riesce a correre tanto però si fa il possibile.
Ripartire? Io oggi sinceramente, più che pensare al campionato, spero che l’epidemia possa terminare con il conseguente ritorno alla normalità. Vedo ogni giorno gente che sta male e muore, prima di tutto viene la salute. Prima ne usciremo da questa emergenza mondiale meglio sarà per tutti.
Scudetto alla Virtus Bologna? Da un lato chi era in testa aveva i suoi meriti, dall’altro non mi pare una soluzione valida: i trofei si conquistano lottando e vincendo sul campo, mi sembra il sistema più bello. Mancano 14 partite, al problema stanno pensando le persone competenti, da fuori non resta che aspettare quello che succede..
Scenario futuro. Tutto dipende da quando finirà l’emergenza e da come ne usciremo. Io spero ci siano le prerogative per sperare in un futuro positivo e magari migliore… Comunque oggi si sta cercando di risolvere la situazione come è successo a Wuhan, ma credo anch’io che in futuro cambierà il modo di rapportarsi con le persone.