Hanno commentato insieme la pallacanestro italiana e internazionale per tanti anni. Così Stefano Michelini, alla penna di Enrico Schiavina del Corriere di Bologna, ha ricordato Franco Lauro, che è venuto a mancare da poco. Ecco un estratto.
Telecronache. Sei anni assieme, non ho contato le partite ma saranno centinaia, dai Mondiali alla A2. Iniziai nel 2009, avevo lasciato la panchina e non immaginavo che lui e la Rai mi avrebbero cambiato la vita. Era nata una grande amicizia. La notizia della sua morte è stato un colpo devastante. Sapeva benissimo di non essere un tecnico, per questo ascoltava molto e lasciava spazio ai tecnici.
Preparazione. Prima di ogni partita gli mandavo un’analisi di squadre, giocatori, situazioni da seguire. Molte pagine, che leggeva con attenzione. Sono stato ore sui social a leggere le reazioni della gente, tutte di ricordi genuini ed emozioni.
Diffusione. E vi chiedo: al basket è servito di più lui, che provava a coinvolgere tutti, o gli iniziati che se la tirano per dimostrare quanto sono bravi ai soliti 4 gatti del nostro piccolo mondo?
Il suo rapporto con Bologna? Cercava di assorbire la nostra cultura di basket, che considerava superiore: alle partite, per strada, nelle infinite cene al Mulino Bruciato.
Il dibattito sulla ripartenza? Leggo cose che vanno oltre il senso del ridicolo. Quando si tornerà a giocare? Parliamo di niente, se prima non torniamo a vedere ragazzi al campetto. Approfittare dell’emergenza per cambiare mi va bene, ma iniziando dalla base, non dal vertice”