Cinque anni fa Stefano Tonut arrivò alla Reyer Venezia e, con l’americano Bramos, è il giocatore più longevo del roster. Ha partecipato alla crescita del club, con i titoli vinti ultimo dei quali la Coppa Italia vinta a Pesaro in febbraio. Ecco le sue considerazioni con Michele Contessa de La Nuova Venezia.
Reyer. La decisione di venire alla Reyer cinque anni fa si è rivelata azzeccatissima” spiega Tonut “quando sono arrivato sapevo di aver firmato per un grande club e speravo che insieme avremmo vinto qualche trofeo, poi è accaduto tutto con rapidità inattesa. Ho condiviso un progetto che ci ha permessodi diventare una squadra vincente. Siamo cresciuti insieme in queste stagioni, la Reyer mi ha permesso di migliorarmi come giocatore, ma anche come persona e sono felicissimo per percorso che ho compiuto in queste cinque stagioni.
Gestione delle situazioni. Ho cercato di tirare fuori elementi positivi anche dalle situazioni negative, gli infortuni fanno parte del gioco. Se ripenso ai risultati ottenuti in questi anni, gli stop passano in secondo piano.
Finale di stagione surreale. È stata presa la decisione più giusta, non mi ha sorpreso più di tanto perché era nell’aria. Giocare a porte chiuse sarebbe stata una soluzione estrema, noi l’abbiamo vissuta a Brescia in Eurocup, il clima era surreale.
La prossima stagione? È prematuro ipotizzare adesso come sarà. Anche la pallacanestro dovrà fare i conti con questa situazione che ha coinvolto tutto il mondo, ma c’è il tempo per trovare le soluzioni migliori.