La realtà dei conti, le difficoltà del Consorzio, l’idea di giocare senza pubblico pagante. Nell’intervista a La Gazzetta dello Sport il presidente della Vuelle Pesaro Ario Costa sottolinea le difficoltà di rimanere ancora in serie A per la sua società.
Miracoli. Abbiamo fatto miracoli per otto stagioni, ai tifosi, alla città, agli sponsor vorremmo dare le soddisfazioni che si meritano. A maggior raione dopo quest’anno, con una sola vittoria e neanche nel nostro palasport.
Meritavamo la retrocessione. Con grande dignità, mi chiedo se non sia meglio fare un passo indietro e, con il budget a disposizione, che non è da serie A, scendere in A2 sperando che tutto cambi e che l’economia riparta.
Zero. La decisione spetta al Consorzio. Tra i soci c’è chi ha già detto che ci sarà e chi è più titubante. Quello che spaventa è l’ incertezza. Il nostro pubblico costituisce un terzo del budget.
Che cosa metto in quello per la prossima stagione, se non si sa se, come e quando si giocherà a porte aperte? In questo momento dovrei scrivere “zero”.
Proli non è la soluzione. Ufficializzeremo la sua consulenza: ha idee all’avanguardia e ci aiuterà nel restyling della società. Siamo amici e abbiamo stima professionale reciproca: l’idea della collaborazione è nata prima dell’emergenza sanitaria.
Ora avrà meno tempo visto che è diventato l’amministratore delegato del Gruppo Missoni.