La Vuelle Pesaro ha mantenuto i diritti di giocare nella stagione 2020-21 in serie A dopo il rocambolesco finale di campionato che ne ha visto l’annullamento dei risultati sul campo. Verdetto definitivo, e fine delle trasmissioni e delle polemiche. Adesso però è da capire, in tutti sensi, quale sarà il futuro del club, e soprattutto chi e dove avrà voglia di impegnarsi economicamente per sostenerlo. Così Giancarlo Sacco al Resto del Carlino.
Disponibilità. Per quello che riguarda me, anche nei giorni scorsi quando ho parlato con il presidente Ario Costa per altre ragioni, ha dato la mia disponibilità, sia nel caso che si resti nella massima serie, oppure si scenda nel campionato di A2.
Si giocherà? Questo è un bel punto interrogativo perché non lo sa nessuno, nessuno sa come si andrà avanti con questo virus per cui è tutto quanto fermo. Sicuramente è impossibile scendere in campo con le mascherine per cui occorrerà vedere se riescono a trovare un vaccino.
Chiudere il vecchio per aprire il nuovo. In questo momento si stanno più che altro facendo i conti e cioè capire come chiudere il bilancio di quest’anno. Quindi prima di prendere una strada tecnica, occorrerà capire quanti soldi ha a disposizione la società per far partire, ammesso che parta, il campionato del prossimo anno. E’ tutto un problema perché non si capisce come andare avanti anche poi sotto il profilo tecnico: perché a giugno, solitamente, tolte le formazioni che disputavano lo scudetto, tutte le altre erano all’opera per allestire le formazioni. Ma in questo caso nessuno è fermo, non si conoscono i tempi e nemmeno i budget.
Dilettantismo. Dalle cose che si stanno sentendo questa è una delle ipotesi che è sul tappeto proprio per tagliare i costi. Ma non è la sola ipotesi.