Venerdì il capitano della Vuelle Pesaro Federico Mussini è stato protagonista di una chat molto partecipata di un’ora con Gaia Accoto, sulla pagina Instagram di LBA, con i tifosi di Pesaro pronti a rivolgergli diverse domande.
Città. Mi sono trovato molto bene, la città è tranquilla, c’è il mare che per me è fantastico, lo vedevo da casa e iniziavo la giornata più rilassato. Eravamo un gruppo ottimo, stavo bene con tutti, c’era maggiore facilità di comunicazione tra noi italiani.
Difficoltà. Eravamo un gruppo completamente nuovo e giovanissimo, avevamo poca o nessuna esperienza di Serie A. Quando nelle prime partite trovi Fortitudo, Brindisi o Sassari, per un team verde iniziare in modo negativo influisce. Più perdevamo, più il nervosismo saliva, non c’era un uomo di esperienza a cui aggrapparsi nei momenti difficili.
Crescita personale. Personalmente devo crescere dal punto di vista fisico, sono ancora leggero, ma voglio migliorare in ogni aspetto del gioco. Noi piccoli di statura abbiamo cercato di fare dell’altezza la nostra forza. Abbiamo lavorato su rapidità e intelligenza, non vedendo la mancanza di centimetri come uno svantaggio.
L’impatto con la A? Sapevo sarebbe stato difficile sia la prima volta che al mio ritorno dal College. Le ultimi stagioni non sono state fortunate, mi aspettavo di meglio ma il livello della Serie A è buono.
Eboua. In trasferta spesso ero in camera con Paul, abbiamo legato molto, è un ragazzo solare. E’ un prospetto molto interessante, gioca da poco tempo e questo lo limita in certe situazioni ma ha voglia di fare e mi auguro sia scelto al draft, ha tutto il potenziale per farcela, fisicamente e atleticamente è pronto per la Nba. Deve lavorare su qualche aspetto tecnico ma in America hanno i migliori e potrebbero portarlo a diventare un giocatore di livello assoluto.