Il via agli allenamenti individuali è stato dato dal governo Conte ma, dopo attenta valutazione, la Pallacanestro Reggiana per il momento avrebbe deciso di soprassedere alla riapertura della palestra di Via Cassala.
La società avrebbe risposto a Linda Pigozzi della Gazzetta di Reggio che oltre a problemi di prudenza – Coronavirus sempre in agguato e pandemia ormai diffusa ovunque – ci sarebbero problemi logistici dai costi non indifferenti.
Lo comprendiamo: sanificazione preventiva, sanificazione alla fine della seduta quotidiana, costi della palestra per ospitare da uno a massimo quattro giocatori ben distanziati fra di loro per volta sono anche tante ore per il personale, la corrente elettrica così tanto per esemplificare. Esami medici e tamponi preliminari, ripetuti ogni quattro giorni con eventualità di Tac e Raggi X.
E responsabilità: essendo sport di contatto, nella classificazione di rischio fatta dagli studi scientifici in mano al Governo, l’attenzione dovrebbe essere al massimo livello.
Così i vari Leo Candi, Peppe Poeta e Simone Fontecchio, oltre ai giovani Cipolla, Diouf, Porfilio e Soviero – tutti dotati di contratto in essere in questo momento – dovranno accontentarsi di tenersi in forma allenandosi all’aperto da soli, sempre in attesa di qualche novità a proposito.
Ma stiamo parlando di conti che si stanno facendo tutte le società sportive. Per tacere del mondo del fitness e delle palestre che sta cercando protocolli e linee guida per la ripartenza il 18 maggio ma che poi dovrà fare i compiti con gli investimenti che ne conseguiranno.