Quinto miglior marcatore della Serie A con 15.9 punti di media, secondo rimbalzista (9 a partita), secondo stoppatore (1.8) e secondo per valutazione (22.6). I numeri ci aiutano a definire l’importanza di Henry Sims nell’economia di gioco della Fortitudo Bologna, che ne fanno il leader in campo. A lui la parola nell’intervista di Luca Aquino per La Gazzetta dello Sport edizione Bologna.
Completarsi. Lavoro su tutto: movimenti vicino a canestro, tiro, trattamento di palla. Fin da bambino la mia idea era diventare un giocatore di pallacanestro completo non solo un centro, essere a mio agio in ogni zona del campo e in ogni fondamentale del gioco.
Crederci, nelle Final Eight. Sì perché non siamo una squadra da salvezza e basta. Abbiamo disputato un buon campionato finora e le Final Eight erano un obiettivo. Averle centrate ora ci porta a fissarne dei nuovi.
Obiettivi. Quello più ravvicinato è vincere la prossima partita contro Pesaro. A lungo termine ottenere i playoff e non porci obiettivi, perché a me piacerebbe davvero giocare per il titolo.
Razzismo in Italia. Il razzismo è un problema che esiste in tutto il mondo, non solo in certi posti. Non capisco le invettive dei tifosi avversari perciò non me ne curo. Probabilmente sono stato oggetto di commenti razzisti, ma non ho avuto esperienze dirette e comunque ci vuole ben altro per farmi male.
