Nuovo presidente, nuovo direttore commerciale, nuovo rilancio della pallacanestro. Questo è quello che si attende il mondo del basket italiano dal lavoro dei tre saggi Baraldi, Stavropoulos e Stefano Sardara. Che risponde alle domande di Piero Guerrini di Tuttosport, alla vigilia delle Final Eight di Coppa Italia a Pesaro, nel segno di una ritrovata unità all’interno delle società di LBA.
Favorite. Penso sia normale che prima e seconda siano date favorite, ma non dimentico mai come abbiamo vinto le nostre coppe e ricordo a tutti, come negli ultimi due anni abbiamo trionfato due sfavorite.
Sassari. Mi piace molto la chimica di squadra, frutto del lavoro di Poz. Arriviamo da una stagione conclusa con la Fiba Europe Cup e la finale scudetto, contro Venezia È difficilissimo ripetersi, ma ci proviamo, ben sapendo che l’attuale ottavo posto di Venezia è bugiardo e che Milano ha mezzi superiori a rutti gli altri. E il primo posto della Virtus Bologna parla da sé.
Numeri 1. Negli ultimi anni si è detto che il basket doveva recuperare posizioni e numeri. Ma oggi i numeri sono simili a quelli degli Anni 70, siamo al livello delle grandi stagioni. Occorre sfruttare il momento e in questa risiede la ricerca della nuova govemance.
Rumors e manager. Abbiamo candidature di alto livello, segno che il basket interessa i manager più importanti. Per gli ingressi, è come costruire la squadra, devi pensare a chi sta meglio assieme.
Numeri 2. Io penso che il numero corretto (di iscritte alla serie A, ndr) sia 16, ci eravamo spinti oltre per far rientrare grandi piazze storiche. Non cancellerei il diritto sportivo, ma sia legato a regole finanziare, a equilibrio di costi e ricavi… E ritengo che in A2 ci siano ancora troppe squadre.
Società satellite. Siamo stari i primi, ma siamo tornati indietro. A Torino adesso abbiamo Diop in prestito per maturare. Ma la Reale Mutua procede oltre le aspettative, come squadra e cresce come club. Camminerà da sola.
Fallimento Junior League. Le dico che è di nuovo all’ordine del giorno con la Fip e nel prossimo futuro partirà. Ma non deve essere l’unica iniziativa per i settori giovanili.
Unità in Lega. Abbiamo avuto qualche problema con il cambio di alcuni management nei club e con l’arrivo di nuove società, ma c’è un progetto, unità di intenti e prospettiva.