Ettore Messina è stato ospite sulla pagina Facebook “A better basketball” ed è tornato a parlare di questo particolarissimo quanto unico momento della stagione.
Ritornare in campo per finire il 19-20. Sinceramente non posso rispondere, non capisco come si possa ricominciare, come far tornare gli americani né come riunire 18 squadre in una unica location.
Stagione. Abbiamo avuto alti e bassi, sapremo interrogarci per sapere il perché, ma abbiamo avuto giocatori che hanno fatto passi avanti come Moraschini e Della Valle.
Campionato italiano. Seguendolo da fuori il livello sembrava abbassarsi. Con Rodriguez e Teodosic (e non solo) c’è stato un innalzamento del livello medio, partite mai scontate nel risultato, una Coppa Italia molto interessante. Dobbiamo aiutare i nostri giocatori a migliorarsi.
Rodriguez? Pur andando e venendo dalla NBA ha fatto molto bene a Madrid e Mosca. A Milano è stato il giocatore faro, ha talento e personalità per portarsi dietro compagni e pubblico, ma spero di non tirragli il collo l’anno prossimo.
Kobe Bryant. Nell’anno ai Lakers, mi ha aperto tante porte. Conosceva il basket europeo, aveva consigliato l’argentino Deck ai suoi dirigenti. Tra di noi parlavamo spesso in italiano, non voleva farsi capire dai compagni, se li criticava. Però se doveva dirmi una cosa chiara, la diceva in inglese. Quando abbiamo saputo dell’incidente, sul pullman per Trieste non volevo crederci. I ragazzi avevano le lacrime agli occhi, Kobe era un fenomeno planetario.