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LBA – Cantù, ecco Andrea Pecchia “Se giochi, cresci”

LBA - Cantù, ecco Andrea Pecchia "Se giochi, cresci"

Andrea Pecchia ha scelto il suo percorso di crescita all’interno della Pallacanestro Cantù, con cui ha fatto il vero debutto in A (dopo apparizioni con Milano). Dove vince e convince, e nel derby giocato da Cantù in casa Olimpia, si fa notare con il canestro del sorpasso. Le sue parole nell’intervista di Tuttosport per la firma di Piero Guerrini: ecco alcune dichiarazioni.

Occasione giusta. La scorsa stagione a Treviglio, dicevo che avrei compiuto il salto con l’occasione giusta, con una squadra che mi concedesse spazio. Sta succedendo a Cantù.

Mercato. Alle voci non penso, voglio il massimo per Cantù. La Nazionale è il sogno da bambino. Me la pongo come obiettivo, ma sarei già contento per una convocazione a uno stage. Ci sono diversi giovani buoni, bisogna concedere la fiducia mi ha dato per 3 anni Vertemati a Treviglio, che mi dà Pancotto.

Caratteristiche della serie A. Durezza, fisicità, i contatti aumentano, la rapidità anche, in attacco l’area è chiusa, come contro Milano, in difesa devi difendere su più tipologie.

32, Lakers. Lo avevo al Meta 2000 San Donato fino all’under 13. Poi ho scelto il 6, ma qui è ritirato in memoria e onore di Chicco Ravaglia. Sono tornato agli inizi e poi 3 per 2 fa 6. Certo, il 32 è di Magic, come di ShaquilleO’Neal. Tifoso Lakers fino a che giocava Kobe Bryant, ora seguo Golden State per un giocatore che adoro: Draymond Green. Dà tutto, duttile come voglio essere io. Poi un leader, anche vocale. In Italia mi piace Jeff Brooks.

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