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La rivoluzione di Spadafora, anche il Pd vuole vederci chiaro

Braccio di ferro continuo fra Vincenzo Spadafora, una parte del mondo politico e il mondo dello sport. Dopo l’incontro con Leu (“Spunti molto interessanti, saranno approfonditi”), Spadadora domani avrebbe dovuto ricevere la delegazione del Pd: ma il partito di governo ha preferito prendere tempo, per “approfondire”. Non convince tutta questa fretta del ministro che vorrebbe chiudere la partita in dieci giorni, visto che questa partita coinvolge tutto il mondo dello sport e le istituzioni che lo regolano. Più avanti Spadafora (“Non possiamo rischiare di far scadere i termini” ha detto il ministro) incontrerà anche il Movimento 5 Stelle. Entro settembre vorrebbe chiudere tutto, e portare la legge delega al consiglio dei ministri per il varo definitivo. Ora, come noto, siamo solo ad una bozza in discussione, e forse in revisione.

Il ministro è stato chiaro, “ci sono presidenti federali che stanno lì da circa 30 anni, dai tempi della lira e delle Torri Gemelle”, aggiungendo che “si tratta di un’occasione unica per aggiornare le norme che regolano il mondo dello sport e superare problemi troppo a lungo rimasti in sospeso”. Detto fatto, la bozza del testo unico sulla riforma dello sport, se approvato senza modifiche, spazzerebbe via circa 1000 dirigenti sportivi (perché varrebbe anche per i consiglieri federali). Il ministro infatti ha previsto un massimo di tre mandati (12 anni), nessuna possibilità di ricandidarsi per l’ultima volta per chi aveva raggiunto, o superato, il limite come aveva previsto invece l’ex ministro Luca Lotti. Niente, se non cambia, vanno a casa tutti. Sono 16 i presidenti di Federazione che rischiano: i veterani sono Aracu e Luciano Rossi in carica da 27 anni, poi potrebbero dire addio alla loro Federazione Iaconianni, Binaghi, Barelli, Matteoli, Scarzella, Buonfiglio, Di Rocco, Urso, Scarso, Buglione, Casasco, Ravà, Sticchi Damiani. Da verificare la posizione del numero uno della Federbasket, Gianni Petrucci che aveva già guidato la Fip dal 1992 al 1999 e, dopo essere stato presidente del Coni, è nuovamente in carica dal 2013: bisogna vedere se i mandati saranno calcolati consecutivi oppure no.

Rischierebbe di non potersi ricandidare alla Figc, Gabriele Gravina, un solo (breve) mandato, ma una lunga militanza, cinque legislature, come consigliere federale. Semplicemente assurdo. E Cosimo Sibilia, se sfidasse Gravina e venisse eletto, potrebbe restare in carica solo un mandato (ma dovrebbe optare con l’attuale carica di parlamentare vista l’incompatibilità prevista dal ministro). Molte Federazioni voteranno a settembre, una sfida al ministro? E molti presidenti sono pronti a dare battaglia in tutte le sedi. E Giovanni Malagò? E’ presidente del Coni dal 19 febbraio 2013, secondo mandato. Anche a lui a casa? Dipende dalle interpretazioni. Spadafora, che ieri non l’ha citato nella sua dura requisitoria contro quella che considera una casta, ha previsto solo due mandati per i presidenti del Coni, ma con la eccezione per chi è membro Cio (e Malagò lo è). Se passa questa interpretazione può ricandidarsi il prossimo anno dopo i Giochi di Tokyo. Se non passa, esce di scena anche lui. E come metterla col Cio che aveva già criticato il governo italiano? Il Cio ci tiene alla Carta Olimpica e alla autonomia dei Comitati Olimpici: potrebbe sospendere il Coni? Un rischio già scorso lo scorso anno ma adesso Tokyo si avvicina.

In questo caos una buona notizia. “Da ieri è possibile accedere al bando ‘Sport e Periferie’. Si tratta di un fondo finalizzato alla costruzione e rigenerazione di impianti sportivi localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e per il completamento ed adeguamento di impianti esistenti” ha annunciato Spadafora in una dichiarazione su Facebook. “Un provvedimento che può cambiare il volto dei nostri quartieri, in special modo quelli più disagiati, dove un centro sportivo può fare molto di più di controlli e telecamere – afferma il ministro -. Per questo vogliamo che questa misura sia ancora più improntata al sociale. Il bando infatti premierà la capacità di programmare, sin dalla fase di avvio dell’intervento, le modalità di utilizzo e gestione degli impianti, garantendo quindi l’effettiva fruibilità per i cittadini, con particolare attenzione per le fasce più deboli. Rispetto al passato abbiamo deciso di raddoppiare le risorse messe a disposizione – conclude Spadafora -, che saranno quindi circa 140 milioni”.

Elezioni federazioni, Spadafora boccia delibera Coni
Il ministero dello Sport ha inviato – apprende l’ANSA – una lettera al Coni nella quale viene in sostanza bocciata la “finestra lunga” per le elezioni del Comitato olimpico e delle federazioni. Gli uffici del ministero guidato da Vincenzo Spadafora hanno comunicato che la delibera votata il 2 luglio, che prevedeva una finestra da settembre 2020 a fine 2021 per le elezioni a seguito del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, risulta in contrasto con la normativa vigente “che non contempla l’ipotesi di proroga della durata del mandato degli organi” di Coni e federazioni “oltre il formale termine di legge”.  La lettera riconosce “l’assoluta straordinarietà dovuta all’emergenza epidemiologica” che “non ha consentito il regolare svolgimento” di Olimpiadi e Paralimpiadi. Secondo fonti del ministero è già allo studio un intervento normativo per superare il problema.

Spadafora, limite 2 mandati Coni? Testo non definitivo
“Il limite di due mandati per il Coni? Non è detto che il testo resti così fino alla fine. Credo si debba lavorare ancora su questo e non credo sia questa la stesura definitiva”. A dirlo è il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, a margine della presentazione del libro sui primi 100 anni del Circolo Canottieri Roma. Quanto alla bozza del testo unico di riforma dello Sport, il ministro ha fatto il punto sull’iter di discussione della legge con i gruppi parlamentari, a partire dall’incontro di oggi con Leu “andato molto bene”.

“Il tempo chiesto in più da parte di Italia Viva e Pd ci consentirà di essere più veloci dopo – assicura Spadafora -.  Sicuramente se durante la settimana avranno avuto tutto il tempo, come sicuramente sarà, per leggerlo tutto, non ho dubbi che saremo più celeri nella fase successiva. Penso che prima della pausa estiva dobbiamo portare il testo in Cdm, poi c’è tutto il percorso. Una volta in Consiglio è avviato l’iter ed è difficile che si possa fermare. L’importante è portarlo”.

“Tutte le opposizioni – ha concluso il ministro per lo Sport – hanno portato un contributo scritto al testo, sia Forza Italia, che Lega e Fratelli d’Italia. Mi sembra che stia andando tutto per il verso giusto. Diciamo che ci sono alcuni personalismi in questa fase ma lo capisco, è umano”.

Ottimi ascolti per Novantesimo Minuto by night
Ottimi ascolti per Novantesimo Minuto (edizione notturna) andato in onda su Rai 2 dalle 23,38 alle 24,28: la trasmissione di Marco Lollobrigida, che fa vedere i gol e le azioni salienti, è stata vista da 801.000 spettatori con l’8,01 per cento di share.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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