Problemi caratteriali. Comportamenti inappropriati. Infortuni. La carriera di Josh Selby merita un racconta dall’high school al college. Da professionista, è quasi scomparso.
L’ultima avventura di Josh Selby risale al 2018, in Argentina con i Ferro Carril Oeste. Classe 1991, molti appassionati di pallacanestro hanno sentito parlare di Selby negli anni passati. Ancor prima che mettesse piede in campo nella NBA con i Memphis Grizzlies.
Selby frequenta da prima la DeMatha Catholic High School e The John Carroll School, entrambe nel Maryland. Arriva quindi in Baltimora alla Lake Clifton High School, ed è qui che inizia a farsi conoscere. Nella sua stagione da senior, Selby mantiene delle medie pazzesche: 32 punti a partita con 7 assist, 5 rimbalzi e 2 recuperi a partita. Insomma, cifre di cui non tutti possono vantarsi.
La sua storia post high-school incontra già da subito numerose controversie. Gli occhi di tutti i college sono su di lui, che prima sceglie la University of Tennessee e poi cambia idea annunciandosi ai Kansas Jayhawks (e avendo offerte anche da Kentucky, UConn, Arizona e Tennessee) in diretta su ESPN. Era il 2010 Jordan Brand Classic, al Madison Square Garden, in una partita con giovani ragazzi del calibro di Kyrie Irving, Dion Waiters, Brandon Knight, Will Barton, Tobias Harris e Harrison Barnes. Tutti futuri giocatori NBA.
Selby era il giocatore con il più alto rated ad aver mai firmato per lo storico coach dei Kansas Jayhawks, Bill Self. All’evento vinse la gara delle schiacciate, realizzò 13 punti e fu inserito nel 2010 McDonald’s All-American.
KANSAS. Selby esordisce in ritardo nella NCAA. Fu infatti sanzionato con 9 gare di sospensione. Il motivo? Una presunta relazione di amicizia con Robert “Bay” Frazier, business manager dell’allora stella dei Knicks, Carmelo Anthony, che sarebbe intervenuto sul reclutamento dei college. La NCAA, che stava investigando sulla questione, non ha inizialmente dato il via libera al giocatore di giocare e solo nel novembre del 2010 l’organizzazione annunciò la sospensione e una multa da $4,607.58. All’esordio, Selby brilla: 21 punti in 27 minuti con 5 triple. Ma emergono altri problemi. La carriera del play è stata caratterizzata dagli infortuni, che già nella sua esperienza collegiale lo fermarono. A Kansas, solo 26 gare con un minutaggio medio di 14 minuti a partita con 7.9 punti.
Nel 2011, il ragazzo decide di rendersi eleggibile al Draft. Fu chiamato al secondo giro dai Grizzlies. Ma Selby dovette rinunciare a dei workout pre-draft per un problema al quadricipite. Secondo tanti, dichiararsi al Draft del 2011 fu un errore. Selby giocò, a Kansas, in una squadra piena di talenti: nello stesso anno arrivano da lì, nella NBA, i fratelli Morris, Markieff e Marcus.
Nella NBA Selby gioca appena due anni e 38 partite. Spende diverso tempo in GLeague e approda poi in Europa al Cedevita Zagabria nel 2014. Poi due anni in Israele, nel 2015 e nel 2017 al Bnei Herzliya ed al Maccabi Kiryat Gat (due volte All-Star), un’esperienza in Corea (ai Incheon Elephants) e in Argentina.