La Virtus Bologna ha oggi la possibilità di aggiungere il proprio nome a quello di Varese (3 successi), Cantù (2), Milano e Roma (1) nell’albo d’oro della Coppa Intercontinentale. Il problema più grosso per Djordjevic, ed è un grosso problema, è un guaio muscolare da sovraccarico al bicipite femorale di Milos Teodosic, che ha già saltato la semifinale con il San Lorenzo de Almagro.
L’Iberostar Heritage Grand Mancey a Santa Cruz di Tenerife è la sede del ritiro della Segafredo, nella cui palestra i giocatori si sono allenati nella più completa protezione e concentrazione che l’evento impone. Una decisione sul fuoriclasse playmaker serbo verrà presa all’ultimo minuto e l’eventuale escluso dovrebbe essere uno tra Delia e Gaines.
Tenerife, però, sarà un boccone durissimo da ingerire. Attualmente la squadra di Txus Vidorreta occupa il quarto posto nella Liga Endesa alle spalle di Barcellona, Real Madrid e Saragozza; nella sua semifinale, ha sì vinto nettamente per 110-89 contro i Rio Grande Valley Vipers della G-League, ma soltanto con un ultimo quarto da 40-21.
Ha messo in mostra un giocatore interessante come Santi Yusta, ala 22enne prodotto della cantera del Real, autore di 31 punti (16 nell’ultimo quarto), in un contesto di grande esperienza internazionale formato da Marcelinho Huertas, Giorgi Shermadini e quell’Aaron White, flop Olimpia che sembra quasi rigenerato alle Canarie.
