La pervicacia con cui, pur brancolando nel buio, la NBA stia cercando – prima con la pazienza, adesso con gli allenamenti individuali, domani con la riapertura degli Stati Uniti – una strada per concludere la stagione 2019-20, è davvero da applausi.
Il motivo è presto spiegato. Anzi i motivi sono 900 milioni. Di dollari. Questo è quanto riferisce Sam Amick a The Athletic oggi: “Le entrate perse della televisione nazionale in questi playoff sarebbero state di circa $ 900 milioni, secondo una fonte che ha recentemente raccolto la cifra di una delle molte teleconferenze con Silver.
Se l’NBA non riesce a trovare un modo per giocare alle partite della stagione normale, fonti affermano che le squadre perderanno anche le entrate della rete sportiva regionale che richiedono loro di mandare in onda almeno 70 partite per raggiungere la soglia finanziaria che è così regolarmente discussa negli ambienti della lega .”
Ogni squadra NBA ha finora giocato tra le 63 e le 67 partite che vanno in onda sulla rete regionale. Imperativo quindi arrivare a 70 prima di chiudere la regular season e passare ai playoff. Con le arene, ovviamente chiuse, che fanno salire le perdite a oltre 1 miliardo…
Non perdono solo la Lega e le franchigie a questo gioco. Gli atleti hanno cominciato venerdì con i tagli agli stipendi (qui), se non vi va in campo altri tagli dovranno essere accettati. Ed è per questo che tutti vogliono tornare a giocare.
Ma per riprendere a giocare occorrono cinque settimane di allenamento. Si cercherà di forzare una preparazione in tre, ma i rischi di infortuni diventerebbero molto elevati. In più ogni giocatore, a seconda delle possibilità avute in quarantena, si presenterà con uno stato di forma diverso e particolare in un sistema che non è preparato a gestire una simile emergenza atletica.