Ioannis Sfairopoulos, l’allenatore greco del Maccabi Tel Aviv ha rilasciato un’intervista a ERT dove ha spiegato quale è la situazione in questo momento nel club israeliano e come andrà a definirsi il budget per la prossima stagione.
Per quanto riguarda la situazione in Israele : “Le cose sono quasi le stesse della Grecia. Le misure sono drastiche e hanno dato i loro frutti. Ci sono più vittime e casi (11.235 contagi, 110 morti qui), ma anche più test, circa 6.000 al giorno. Qui è Pasqua e le misure sono ancora più drastiche, quindi non ci sono riunioni nelle case. La passeggiata è consentita fino a 100 metri. Non ci sono multe, ma la polizia li esorta a tornare a casa. Si sta facendo un buon lavoro, come in Grecia.”
Per quanto riguarda la sua decisione di rimanere a Tel Aviv : “Abbiamo trovato i biglietti per la Grecia, ma alla fine non abbiamo volato. È un paese sicuro con un buon sistema sanitario. La famiglia del Maccabi è vicina a tutti e si prende cura di loro. E inoltre, non volevamo entrare nella logica del viaggio e poi rimanere in quarantena per 14 giorni.”
Se il campionato continuerà e se ci sono piani per la prossima stagione : “Per il prossimo anno, non faremo nulla, perché facciamo affidamento sugli abbonamenti. Con 10.000 abbonati ogni anno su 11.500 posti disponibili in ogni gara, è chiaro che si tratta del 50-60% del budget totale. Quindi se non ci sono spettatori nelle partite, non ci può essere alcuna pianificazione. Molti giocatori hanno un contratto per il nuovo anno. Nessuno sa cosa accadrà in Israele o in EuroLeague.”