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ESCLUSIVA PB – Amedeo Tessitori: “Non chiudo alcuna porta, voglio fare scelte ponderate”

ESCLUSIVA PB - Amedeo Tessitori: "Non chiudo alcuna porta, voglio fare scelte ponderate"

Anche se siamo tutti fermi per la pandemia, Amedeo Tessitori è già al centro dell’attenzione perché è un pezzo pregiato del mercato estivo. Quella dell’esordio della De’Longhi Treviso in serie A l’ha visto protagonista in campo, realizzando in media 8,1 punti, 4,6 rimbalzi a partita con un season high di 18 punti alla 7a di andata e alla 21a di ritorno

ESORDIO A SASSARI. “La prima annata in A1 è stata molto particolare per me. L’adeguamento al campionato ed al tipo di allenamenti, tutta un’altra cosa. Mi ricordo che la prima parte fu molto difficile per me, poi dopo comunque con l’aiuto dell’allenatore, lo staff ed i compagni di squadra riuscì a entrare più nell’ottica di quell’ambiente. Riuscì a ricavarne anche un piccolo spazietto alla fine, poi purtroppo per un problema alla mano e varie peripezie con la società, fecero in modo che la mia esperienza si concludesse lì“.

STAGIONE: QUALE PER IL SALTO DI QUALITA’?.Non penso ce ne sia stata una che mi abbia dato il lancio veramente grande per fare il salto di qualità, ma è stato la continuità nel lavoro. Dopo i primi anni un po’ bui in A1, ho ritrovato la fiducia in A2 grazie alle due società che mi hanno rigenerato, prima Biella con Carrea, poi il proseguimento di questo lavoro con Treviso, con Menetti. Penso siano state due scelte buone fatte da me, mi abbiano poi portato verso la retta via per ambire a qualcosa di più grande“.

NAZIONALE. “La prima volta mi sembra fu al fine secondo anno di Biella. Fu una bella esperienza, anche perché era da tanti anni che non ne facevo più parte. La prima vera convocazione con la nazionale maggiore fu con Pianigiani nel 2013, poi da lì un po’ di assenza. Ritornarci e sentire la Federazione, la Nazionale che ti dà l’opportunità di poter assaporare la maglia azzurra, mi ha fatto un grande piacere e mi ha dato quella energia che mi ha permesso di proseguire poi i lavori negli anni seguenti con le società e di puntare sempre di più al miglioramento. Poi tramite il mio lavoro sono continuate le convocazioni fino al coronamento dei miei sforzi con i Mondiali“.

FUTURO. “Il mio futuro, come quelli di altri atleti, è un po’ in bilico. Penso che siamo in una situazione in cui sicuramente mai nessuno si era ritrovato fino ad ora. Quindi stiamo esplorando territori nuovi. Poi dovrò stare molto attento, non voglio tornare a fare scelte sbagliate o senza riflessioni accurate. Quest’anno penso che per me sarà molto decisivo, soprattutto perché sono arrivato a una età in cui devo ponderare bene le scelte. Non posso più permettermi di affrontare con leggerezza le situazioni, dovrò stare molto attento“.

PERMANENZA A TREVISO.Con questa incertezza globale niente è dato per scontato. Io da Treviso ho ricevuto tanto e sono contento di quello che abbiamo fatto insieme. Qualsiasi cosa loro mi proporranno, la prenderò con molta attenzione. Quindi non sono nè nel no assoluto, nè nel sì assoluto. Sono ancora in alto mare nelle mie decisioni. Voglio prendere abbastanza tempo per fare la scelta migliore. Devo capire quale proposta è giusta per me, anche a istinto. Sono molto istintivo come persona, quindi metto sempre le mie emozioni davanti a una decisione. Quando sento di avere tutte le emozioni che mi spingono verso una scelta, la prendo. Sbagliando o meno. In questo momento non chiudo la porta a nessuno, però ancora i tempi sono acerbi per me”.

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