TORINO – L’allerta coronavirus si allarga oltreoceano. Dopo il rifiuto di LeBron James a giocare a porte chiuse, negli Stati Uniti qualcosa comincia a muoversi. Nba, Nhl, Major League Baseball e Major League Soccer hanno deciso infatti di chiudere l’accesso agli spogliatoi e alle club house a tutto il personale non essenziale. Le federazioni hanno dato l’annuncio in una dichiarazione congiunta affermando di aver preso la seguente decisione “dopo aver consultato esperti di malattie infettive e di salute pubblica”. L’Nba ha sottolineato che la mossa non è quella di vietare l’ingresso ai giornalisti ma piuttosto di garantire la sicurezza dei giocatori e del personale in quelle aree. La dichiarazione, in parte, recita: “Dati i problemi che possono essere associati a uno stretto contatto nelle impostazioni pre e post partita, tutti gli spogliatoi e le club house saranno aperti solo ai giocatori e ai dipendenti essenziali delle squadre e delle strutture delle squadre fino al ulteriore avviso. L’accesso ai media verrà mantenuto in luoghi designati al di fuori degli spogliatoi e delle strutture della club house”. Le nuove disposizioni temporanee entreranno in vigore oggi inizieranno martedì anche se alcuni team Nhl hanno iniziato ad adottarle dallo scorso fine settimana.
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Coronavirus, le federazioni americane corrono ai ripari
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