Prove tecniche di “fase 2” e ripartenza, anche nello sport. Nello scorso weekend tutte le federazioni sportive sono state contattate dal CONI che ha inviato un modello da compilare e rispedire entro il 23 aprile, assieme a un documento di sintesi. Nel file denominato “griglia di rischio”, riportato dal Corriere dello Sport, Enti e Federazioni dovranno valutare cinque gradi di rischio da inesistente (0) ad elevato (4) per ogni aspetto, dai luoghi di allenamento, alle gare, ai siti sportivi nel caso di manifestazioni con grande richiamo di pubblico. Questo per 102 sport e 385 discipline. Secondo il Corriere dello Sport si tratta di una gigantesca autocertificazione che permetterà di dialogare con le istituzioni e ripartire con allenamenti e gare nei diversi sport. La data chiave – sperano tutti – è quella del 4 maggio, in cui si spera si possa iniziare con la fase 2 in tutto il paese. L’idea è quella di una ripartenza ragionata, con allenamenti singoli prima di quelli in gruppo, e degli sport senza contatto fisico prima degli altri, anche per la ripresa di partite o gare. Un percorso a tappe per il quale si potrebbe ragionare anche su base geografica, ripartendo prima nelle regioni dove il Covid-19 è meno diffuso.
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CONI – Un questionario di rischio a tutte le federazioni
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