Una delle cose più importanti accadute al basket italiano negli ultimi cinque anni è un assist. Un solo, magnifico, decisivo assist. A tre secondi dalla fine di Barcellona-Baskonia, sfida che assegnava in partita unica il titolo della Liga Acb, il campionato spagnolo di basket, il torneo nazionale più importante d’Europa, la palla ce l’ha Achille Polonara. PolonAir, ala forte made in Ancona, 28 anni, una valanga di finali perse in Italia, un cavallo pazzo dai mezzi enormi e dall’incostanza quasi leggendaria. A tre secondi dalla fine, con le due squadre sul 67-67, Polonara attira due avversari oltre l’arco e poi serve l’argentino Vildoza, in taglio sotto canestro. Vildoza riceve e infila. Due punti, vittoria, titolo. Il Baskonia Vitoria entrava da ottava nel torneo che assegnava con veloci play-off il titolo spagnolo. Polonara in punta di piedi, da cambio dell’ala grande. Bene in semifinale. Male in finale, fino a una tripla a tre minuti dalla fine. Eroe, poi, con quell’assist al bacio. Dieci anni dopo, in terra basca si torna a fare festa per il basket. Sembra un gioco di parole. C’è voluto PolonAir.
Dopo la sirena, Polonara ha fatto due cose memorabili. Ha iniziato, in compagnia di Diop, una folle corsa sulle gradinate del palazzetto di Valencia, dove si giocava la finale, ovviamente a porte chiuse. E poi si è seduto e ha avvolto il viso nella maglia: orgoglio. “Queste lacrime non sono più di dolore ma di felicità. La vostra invidia, la mia forza” ha scritto su Twitter, i riferimenti sono molti e ignoti, e nemmeno importa tanto, forse, nel momento della festa, ricordare come Polonara è arrivato a Vitoria da quasi scarto, per eccesso di qualità, per il campionato italiano, ma anche da giocatore mai troppo a contatto con la Nazionale, da cui era stato escluso prima dei Mondiali cinesi, un anno fa. Con tanto di polemica, tipo “io me ne vado al mare”. Eppure, nelle qualificazioni, Polonara c’era sempre stato.
Ganas la #LigaEndesa
Te vuelves loco
Y corres grada arriba.@ilpupazzo33 y Diop pic.twitter.com/UkvOasrd57— Liga Endesa (@ACBCOM) June 30, 2020
C’è, da un pezzo, questo talentone sempre troppo grezzo, ma con notevoli margini ancora, dal tiro da tre pesante, alla Galanda, cui somiglia molto. Giocava a Teramo, quando vinse il titolo di miglior Under 22 del campionato, nel 2011-2012. Ne aveva ancora meno di 22 l’anno dopo, quando riceveva, a Varese, lo stesso riconoscimento. Caratteraccio, ma anche molto lavoro sporco, in cima ai suoi 205 cm, difficile da spostare eppure estremamente atletico, con l’istinto per lo spettacolo e per il tiro da lontano. Con Reggio Emilia raggiunge per due volte la finale scudetto e due volte la perde, contro Sassari, in cima a una memorabile serie, e contro Milano. Nel 2017 può arrivare un’inaspettata svolta americana, con i Bucks che lo invitano in Summer League. Ma lui è infortunato. Un’altra gara-7, persa con Sassari nel 2019, a Venezia, ma anche la Europe Cup, sono il suo biglietto per i Paesi Baschi. Vitoria lo aggancia, lo mette in prova, lo fa giocare, con la maglia numero 33 scelta da sempre in omaggio a Larry Bird e Scottie Pippen. La stagione si chiude con 12 minuti di media in campo, 5.3 punti, 2.9 rimbalzi, 0.5 assist, 6.6 di valutazione. Niente di speciale, diciamo. Ma è super quel che succede nel torneo finale, e quel che Polonara ha tirato fuori proprio quando il pallone s’era arroventato. Il tecnico del Baskonia, Ivanovic, l’ha tenuto in campo. E PolonAir ha risposto. Resterà a Vitoria un’altra stagione almeno. La notizia della conferma era arrivata a poche ore dalla disfida finale contro il ricchissimo, potentissimo, favoritissimo Barcellona. È finita con quella corsa sui gradini. E il Barça, destinato a vincere tutto a inizio anno, non ha vinto nulla. In blaugrana giocavano gli unici due italiani prima di PolonAir ad aver vinto la Liga, Gregor Fucka e Gianluca Basile. Il valore di quanto compiuto da Polonara è tutto in questi due nomi.
Queste lacrime non sono più di dolore ma di felicità.
La vostra invidia, la mia forza!!! #PolonAir #Polonara #Baskonia #GoazenBaskonia #ACB #Valencia pic.twitter.com/zG6U9vPerZ— Achille Polonara (@ilpupazzo33) July 1, 2020