L’arbitrarietà con cui Legabasket si è inventata un ranking per promuovere “d’ufficio” il Basket Torino in serie A lasciando la migliore squadra della serie A2 a bocca asciutta non è piaciuta ai dirigenti dell’OraSì Ravenna che, ritenendo di avere tutti i diritti e le carte giuste, stanno preparando un ricorso da effettuare prima o subito dopo il 15 giugno e possibilmente vincerlo.
Lo scrive stamani Sandro Camerani sul Corriere di Romagna. Ecco in sintesi i punti di contestazione del sodalizio del presidente Vianello.
1 – Non è LBA che può fare la scelta arbitraria di comporre un ranking.
2 – Il compito è della FIP che deve formulare una wild card “pubblica” cui in teoria potrebbero partecipare piazze come Bari, Firenze e palermo
3 – Per il ripescaggio e qualsiasi altra decisione deve valere la classifica sempre, come ha fatto la LBA per decidere i posti nei tornei continentali.
4 – Fare chiarezza sul riposizionamento da fare entro il 15 giugno perché LBA ha dichiarato che è solo “verso il basso”, cioè atuoretrocessione.