L’AQUILA – Niente contatti e palleggio con i guanti. Con la sua ultima ordinanza, la regione Abruzzo ha modificato, indirettamente, le regole della pallacanestro che resistevano da più di 100 anni, quando furono scritte da James Naismith nel 1891 a Springfield, Massachussets. Nell’allegato al “protocollo di sicurezza per i centri e circoli sportivi”, pubblicato il 9 giugno sul sito regione.abruzzo.it. si legge che, per le “modalità di gioco per il calcio e la pallacanestro” si debbano seguire 8 linee guida. Tra di queste spicca il fatto che “è consentito il tocco del pallone con le mani solo ed esclusivamente se muniti di guanti” e che “è vietata la marcatura ad uomo”.
Regole impossibili da applicare
Regole modificate, logicamente, per limitare le possibilità di contagio e favorire il distanziamento sociale. Se, però, seppur con qualche difficoltà, possono essere applicate al calcio sono praticamente impossibili da attuare nel basket che, come noto, si basa essenzialmente sul trattare esclusivamente con le mani e con sensibilità la palla (palleggi, passaggi, lanci, intercetti). In più la pallacanestro è uno sport di contatto che prevede prevalentemente lo scontro fisico e la marcatura individuale, soprattutto all’aria aperta e durante gli incontri dei cosiddetti “playground”, o campetti all’aperto. Rispettare questi due dettami significherebbe insomma stravolgere un gioco che, pur cambiando negli anni, non è mai arrivato a una trasformazione così radicale.
Gravina: “Non riscriviamo le regole del calcio, può farlo solo l’Ifab”
L’ordinanza ha stupito il presidente della della Federcalcio, Gabriele Gravina che ha ‘bacchettato’ la Regione Abruzzo: “Non riscriviamo le regole del calcio, solo l’IFab può farlo per conto della Fifa. Il ministero per lo Sport ha emanato i protocolli per l’attività di base su indicazione del CTS e auspico che si adottino ovunque scrupolosamente, perché l’auspicata ripartenza dell’Italia, così come quella del calcio, possa avvenire in maniera unitaria su tutto il territorio nazionale nel rispetto della tutela della salute”.