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Basket Nba: Milwaukee cade ancora, ko a Denver senza i titolari

WASHINGTON – Quinta sconfitta nelle ultime sei gare, non è proprio un buon momento per la miglior squadra della Lega. Milwaukee (53-12), dopo Charlotte, Miami, Los Angeles (sponda Lakers) e Phoenix cade anche a Denver, questa volta per 109-95. Se, però, quelle contro gli Heat e i gialloviola erano pesanti dal punto di vista psicologico, quella contro i Nuggets (43-21) fa meno male, perché arriva con sei dei suoi sette migliori giocatori, Antetokounmpo (in panchina, ma in borghese) e Middleton compresi, tenuti a riposo. Coach Budenholzer ha capito il momento. Col primo posto a Est di fatto in cassaforte (Toronto, seconda, è a sette vittorie) e con i playoff in vista è meglio far tirare il fiato a una squadra che fin qui ha ammazzato la Conference.Denver si sveglia nell’ultimo quartoCosì se Milwaukee, che un Antetokounmpo in campo ce l’aveva (trattasi di Thanasis, il fratello maggiore di Giannis) scopre che Kyle Korver, a 39 anni, può essere ancora determinante per questa squadra con 23 punti (massimo stagionale), Denver si ritrova ancora una volta fragile. Contro le riserve dei Bucks, infatti, i Nuggets portano a casa la quinta vittoria in nove gare dopo l’All Star Game, ma confermano uno stato di forma lontano miglia da quello della prima parte della stagione. I padroni di casa, aggrappati ai punti di Murray (21) e Millsap (20) con Jokic ancora una volta in ombra sotto canestro (10 punti, 7 assist e 9 rimbalzi) e con Plumlee, la sua riserva, risultato più incisivo di lui. La partita cambia nell’ultimo quarto, dopo che i Bucks avevano rimontato 16 lunghezze di svantaggio nel corso del terzo parziale e con Korver si erano portati per la prima volta in vantaggio all’inizio dell’ultimo quarto (76-74). Una tripla di Murray, entrato anche lui in partita solo nel finale, sveglia i Nuggets che iniziano a girare e ad allungare sugli avversari. Il 109-95 di Grant (19) dalla lunetta a 53″ dalla fine fa calare il sipario sul match.Colpo Toronto a Salt Lake CityToronto, che da quando ha iniziato a sentire nuovamente l’aria della post-season, ha ripreso a marciare ai ritmi dello scorso anno, quando poi ha conquistato il titolo. A Salt Lake City i Raptors (46-18) hanno impartito una dura lezione ai padroni di casa degli Utah Jazz (41-23), battuti 101-92, ma disintegrati sotto il piano dei numeri. Rudy Gobert è stato letteralmente stritolato dalla difesa canadese, appena 6 punti per lui, Mitchell è stato limitato a soli 11 punti, Bodganovic ha chiuso con 5 punti. Numeri impietosi a dimostrazione di una difesa solida in un match in cui gli ospiti dominano a rimbalzo: 52-33. Con Norman Powell costretto a uscire nel primo quarto a causa di una distorsione alla caviglia, Toronto si affida a Siakam (27) e Ibaka (27) e al solito Lowry (21). E anche quando i Jazz ritrovano l’orgoglio con un inaspettato Ingles (20), i canadesi non si scompongono gestendo il vantaggio nel finale.Vittoria Atlanta dopo due overtimeServono due overtime ad Atlanta per avere la meglio su Charlotte 143-138 in un match più da All Star Game che da campionato con le difese inesistenti. Ma da un lato è giusto così. Sia gli Hawks (20-46) che gli Hornets (22-42) non hanno più nulla da chiedere al loro campionato e allora meglio far divertire i 14mila della State Farm Arena. I padroni di casa si affidano alla coppia Young-Collins (31 punti il primo, 28 il secondo), gli ospiti a Terry Rozier (40 punti). Nell’ultimo extratime, Atlanta prende definitivamente in mano le redini del match grazie ai tre liberi di Hunter a 13″ dalla sirena, sul possesso seguente Rozier sbaglia dall’arco e Reddish, sempre dalla lunetta, chiude i giochi.
I risultati – Atlanta Hawks-Charlotte Hornets 143-138 d2ts, Denver Nuggets-Milwaukee Bucks 109-95, Utah Jazz-Toronto Raptors 92-101.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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