NEW YORK – L’Nba è pronta a compiere il primo passo verso la ripartenza. Dall’1 maggio sarà possibile la ripresa degli allenamenti individuali negli Stati e nelle città dove le restrizioni per la pandemia sono state allentate o lo saranno nei prossimi giorni. La decisione però non cambia, almeno per ora, le prospettive di riapertura del campionato, sospeso sei settimane fa a causa del coronavirus. Il commissioner Adam Silver e i club, infatti, aspettano di valutare quale sarà l’evolversi della pandemia, anche perché la situazione non è uguale in tutte le zone del Paese. Intanto alcuni giocatori potranno riprendere confidenza con pallone e canestro, ad esempio in Georgia, dove si trova la franchigia degli Atlanta Hawks.
Melli: “In campo solo se in sicurezza”Lo scetticismo sulla ripresa a breve del campionato resta forte, come confermano le parole di Nicolò Melli: “Ci sono altre priorità al mondo rispetto allo sport, quindi dobbiamo aspettare che la situazione della pandemia si risolva per capire come procedere – spiega l’azzurro dei New Orleans Pelicans – Si deve tornare a giocare soltanto se ci sono le condizioni per poterlo fare. Non forzerei più di tanto, anche perché poi rischiamo di tornare al punto di partenza. Anzitutto deve esserci una situazione generale molto più tranquilla. All’inizio saremo costretti a giocare senza tifosi e questo va un po’ contro la filosofia dello sport, che è anche un momento di condivisione. Il tifo è parte fondamentale di quello che facciamo. Non sarà il massimo, però sappiamo che dovremo adattarci”.
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Basket, Nba: dal 1° maggio via alla ripresa degli allenamenti in alcuni Stati
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