MILANO – “In America c’è grande attenzione al nostro paese. Qui abbiamo un esercito di personale sanitario che sta facendo i miracoli e abbiamo avuto una risposta del paese incoraggiante, tranne alcuni episodi. Qualche settimana fa non ci rendevamo conto della situazione”. Ettore Messina, coach dell’AX Olimpia Milano, parla ai microfoni di Tutti Convocati su Radio 24. “Pensare alle partite ora è difficile. Il tema sarà vedere se è il caso di lasciar andare a casa i giocatori nel senso di farglielo fare nel modo più sicuro possibile, ora non è facile raggiungere le famiglie in altri paesi stranieri. Pensare di giocare in tempi brevi sembra impossibile, abbiamo davanti settimane se non mesi, sport e pallacanestro possono aspettare. Non amo fare l’esterofilo ma la Nba ha deciso in una notte, mi sembra che avessero un piano già ben definito, seguono un protocollo preciso”.
Eccezion fatta per questa puntualizzazione, Messina si rivolge con parole al miele alle istituzioni italiane: “Qui in Italia non possiamo lamentarci, a livello di pallacanestro abbiamo reagito con tempestività. A livello sportivo, in Europa nella gestione abbiamo avuto il riflesso di quello che stava accadendo nella società civile, pensavano fosse un problema italiano. Se avessero avuto più visione complessiva forse si poteva fermare un po’ prima. Sarà importante sedersi a un tavolo e pensare a cosa si potrà fare dopo. Riprendere a porte chiuse? Contraddizione interna, lo sport è un’aggregazione di persone, inutile affrettare per il gusto di riprendere. Capisco ci siano preoccupazioni economiche, ma conta la salute”.