ROMA – Dwight Howard sta con Kyrie Irving. Il centro dei Los Angeles Lakers si è detto d’accordo con il giocatore dei Nets sulla “distrazione” che rappresenterebbe il basket Nba in un momento storico in cui l’attenzione dei media dovrebbe ricadere invece sulle proteste anti-razziste e sul movimento Black Lives Matter. Usare la pallacanestro come “arma di distrazione” di massa non è quindi una buona idea per il 34enne di Atlanta. Il ritorno della Nba è fissato per il prossimo 30 luglio a Disney World a Orlando.“Unità della mia gente più importante dell’anello”Howard è il secondo giocatore a uscire allo scoperto contro il ritorno della Nba. E stavolta paliamo dei Lakers, non solo una delle squadre favorite alla vittoria dell’anello, ma guidata da LeBron James che più volte invece si è detto favorevole a riprendere il campionato. “Concordo con Kyrie. Il basket, o uno spettacolo di intrattenimento, non serve in questo momento e anzi sarebbe solo una distrazione – ha detto Howard alla CNN -. Sicuramente non distrarrebbe noi giocatori, ma noi abbiamo risorse che la maggior parte della nostra comunità non ha. La più piccola distrazione per la comunità potrebbe essere la miccia per un effetto a cascata che potrebbe non fermarsi mai. Specialmente col clima che c’è adesso. Non amerei niente di più che vincere il mio primo anello Nba, ma l’unità della mia gente sarebbe anche un trofeo più importante. Sarebbe troppo bello per rinunciarvi. Quale periodo migliore per pensare alle nostre famiglie? Qui è dove l’unità inizia: a casa, con le nostre famiglie! La colonizzazione europea ci ha privati della nostra ricca storia, ma dobbiamo ancora sederci e capirlo. Meno distrazioni ci sono, più tempo possiamo dedicare a scoprire noi stessi. I neri e gli afroamericani non sono una nazionalità, è tempo che le nostre famiglie diventino le stesse Nazioni. Niente basket finché non risolveremo le cose”, ha concluso Howard.
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Basket, Howard contro la ripresa Nba: “Una distrazione contro il Black Lives Matter”
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