ROMA – Per l’Eurolega si avvicina l’ora delle decisioni. E’ in programma per lunedì la riunione risolutiva nella quale verrà stabilito se la massima competizione di basket verrà portata a termine oppure se la stagione si chiuderà qui, con la mancata assegnazione del titolo detenuto dal Cska Mosca. Le società aventi diritto di voto sono undici, ovvero tutte quelle che detengono una licenza di partecipazione pluriennale, compresa l’Olimpia Milano.Giocatori contrari alla ripresaLe perplessità, così come le criticità, relative alla ripresa del torneo sono tante e non lasciano ben sperare. Un’indicazione precisa in favore dello stop definitivo, infatti, è arrivata dai giocatori che nella giornata di ieri si sono confrontati in conference call con il presidente dell’Eurolega Jordi Bertomeu. Secondo quanto riportato dal sito specializzato ‘Sportando’, alla riunione hanno partecipato due giocatori per squadra che hanno espresso un deciso no all’ipotesi di ripartire.Tra i club opinioni discordantiUna presa di posizione netta che complica ulteriormente i piani dell’Eurolega. Anche tra le società, del resto, il partito dei contrari sembra in vantaggio (Milano sarebbe orientata per il no), tuttavia il fronte non è compatto e per questo la partita risulta ancora aperta. Se si decidesse di tornare sul parquet le restanti 62 partite sarebbero concentrate, in un autentico tour de force, dal 6 al 26 luglio.Al vaglio varie ipotesi per la sede unicaTutte le sfide, comprese quelle della fase finale, verrebbero disputate in una sede unica ancora da stabilire. Oltre ad Atene e Mosca si sono fatte avanti Belgrado e la Lituania, pronta a mettere a disposizione le arene di Kaunas e Vilnius. L’ultima candidatura in ordine di tempo è arrivata da Salonicco. Il piano per la ripartenza, in caso di ok da parte del board, è già stato abbozzato. Ogni squadra avrebbe a disposizione 72 ore per richiamare i giocatori e, dopo quattordici giorni di quarantena, due settimane per effettuare la preparazione.Attesa la decisione anche per l’EuroCupLe ultime gare giocate risalgono al 6 marzo, prima che si decidesse di fermare la stagione di fronte all’impennata di contagi fatta registrare dalla pandemia di coronavirus in molti Paesi. Al destino della massima competizione continentale è poi legato a doppio filo quello dell’EuroCup, l’altro torneo internazionale organizzato da Euroleague, attualmente fermo ai quarti di finale e che vede ancora in lizza Virtus Bologna e Reyer Venezia.
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Basket, Eurolega: lunedì si decide se ripartire, fronte del no in vantaggio
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