Il tifoso passionale e più longevo (83 anni ad aprile) dei Los Angeles Lakers è sicuramente l’attore americano Jack Nicholson. E’ arrivato per ultimo a esternare dichiarazioni su Kobe Bryant, di cui era carissimo amico.
“Una volta”, aveva rivelato qualche anno fa, “uscimmo da casa mia truccati, lui con una barba finta e io con una parrucca, ma durò pochissimo. Svoltato l’angolo Kobe fu scoperto. Gli dissi: «Te lo dico da sempre: tu sei troppo alto Kobe. E togliti quella maledetta barba!»”
La CBS è riuscita a contattarlo telefonicamente. Un evento, vista la ritrosia con cui non si concede alla stampa da diversi anni, dovuta a “stanchezza, pigrizia e alla sensazione di aver già detto tutto. Pensi che la struttura sia solida e invece spunta un buco nel muro! Sono così abituato a sentirlo, vederlo. Potrei non avere la forza di metabolizzare. Cose del genere ti ammazzano.”
Al Madison Square Garden per il primo Ali-Star Game di Bryant, Jack Nicholson si offrì di firmargli un autografo: “«Kobe aveva un gran senso dell’umorismo … però all’inizio pensava che fossi matto.” A fine partita fu il 19enne a autografare un pallone per Jack!
Tra la folla che si è spontaneamente radunato davanti allo Staples Center c’erano Leoenardo Di Caprio e altre stelle come Justin Bibier, Adam Sandler, Mariah Carey, Cher, Ranye West, Dwayne Johnson. Nicholson era l’unico assente: “Non ce l’ho fatta”.