Alla vigilia dell’ultima trasferta della regular season contro Trapani il focus sulla Reale Mutua Basket Torino risorta dalle ceneri del fallimento
Reale Mutua Basket Torino
Dalle ceneri del fallimento dell’Auxilium è nata la Reale Mutua Basket Torino costruita nel pochissimo tempo a disposizione che adesso ambisce, senza per altro nasconderlo più, al grande salto in A1.
Partiamo dall’ingaggio di Coach Demis Cavina: con il passare delle settimane sono risultati evidenti gli equilibri e il suo sistema di gioco.
Controllo dei match, fase difensiva sempre aggressiva e equilibrio in attacco fanno di lui uno dei principali artefici della rinascita torinese.
La sinergia con il suo staff tecnico fa tutt’uno con la squadra che segue i dettami quasi in maniera ortodossa, segno di fiducia reciproca e, crediamo, di un patto fatto a inizio stagione per restare concentrati sulla stagione e gli obiettivi.
Forse non tutti sotto la Mole si aspettavano a questo punto della season la vetta della classifica, ma adesso c’è grande fermento e ottime prospettive future che hanno quasi del tutto lavato l’onta del vergognoso fallimento di pochi mesi fa.
L’obiettivo è chiaro anche se tutto lo staff ha sempre tenuto un profilo basso senza nascondere le proprie ambizioni
In estate mettere insieme il roster secondo le richieste di Cavina non è stata cosa facile ( tutt’altro…. ) ma in pochissimo tempo il progetto ha preso forma.
A partire dalla guardia americana Derrick Marks ( media 15.4 pt / 3.1 rimbalzi e 2.6 assist ), che da rookie ha esordito proprio con Cavina
( che non gli risparmia le classiche tirate di orecchie quando serve ) nelle fila di Tortona e tra i due è evidente il legame e il rispetto reciproco
Il Capitano Mirza Alibegovic (51% da 2 e 28% da tre ) ex proprio di Torino in Serie A. Figlio d’arte, il papà è il grande Teoman Alibegovic ) nato negli States ma di nazionalità sportiva italiana, ha preso fin da subito per mano la squadra e il legame con la tifoseria è sempre stato molto stretto.
Un leader vero che può ribaltare le partite quando in vena dal perimetro e non solo.
Tra i playmaker troviamo l’ex Virtus Bologna Alessandro Cappelletti prodotto del florido settore giovanile della Mens Sana .
Ha dovuto combattere con i numerosi infortuni che hanno limitato le sue presenze nella season, ma anche grazie alla sua forza di volontà e il buon lavoro dello staff medico ha saputo “riprendere in mano la stagione” dimostrandosi colonna portante del quintetto base.
L’altro play Andrea Traini, 28 anni e tanta esperienza in giro per l’Italia ( Recanati, Udine, Brescia e Montegranaro )
Corsa e ritmo fanno di lui un giocatore importante nelle ripartenze e le transizioni offensive che spesso lo vedono protagonista diventano così veloci e fulminee.
Ancora troppo pochi i punti a referto ( 4.5 di media ) ma le attenuanti non mancano se si sommano gli infortuni che ne hanno limitato l’impiego per tante partite.
Anche per questo la società è corsa ai ripari ingaggiando Franko Bushati ( ex Brescia, Udine, Roseto, Roma ), rinforzo “in corsa” si è dimostrato affidabile fin da subito e il calo evidenziato nelle ultime giornate è riconducibile al fatto che i mesi scorsi ha giocato proprio poco.
Nel pitturato e non solo il centro titolare, Kruize Pinkins (62% da 2 ), americano ex Casale Monferrato di partita in partita ha elevato il suo livello sia in fase difensiva che in fase offensiva forte dei centimetri e la fisicità ce lo contraddistingue.
Forte a rimbalzo e visione di gioco sono tra le sua caratteristiche principali oltre alla mano molto educata dal perimetro ( 37% )
Nel pitturato anche Luca Campani (32% dal perimetro ), pivot con tanta esperienza anche in serie A (Montegranaro, Cremona, Varese, Orlandina ed Avellino) spesso alle prese con il lavoro sporco, sceso di categoria non ha mai fatto mancare il proprio impegno anche se non ha ancora del tutto convinto per continuità soprattutto nei momento clou.
Sempre più convincente Ousmane Diop ( di proprietà di Sassari in prestito sotto la Mole), senegalese che con il suo atletismo e la continua crescita in ordine di personalità e impatto sulle partite è entrato di diritto tra i protagonisti di questa stagione e nel cuore dei tifosi, soprattutto tra i più piccoli che impazziscono per le sue schiacciate e le spettacolari stoppate.
Da Udine a Cagliari e adesso a Torino la crescita del giovanissimo centro è stata costante ed evidente, per questo crediamo che nei momenti cruciali della stagione in corso potrà e dovrà fare la differenza che uno come lui adesso può fare.
Un altro giocatore duttile, “tre” che può adeguarsi anche a “quattro”, che gioca minuti importanti è l’ala, ex Legnano e Rieti, Daniele Toscano (49% da 2 e 30% dal perimetro…può far meglio…). Versatile e forte fisicamente, nelle gare finora disputate ha inciso non poco; di lui piace l’approccio difensivo benché a referto metta spesso troppi falli e ci si aspetta un miglioramento per quanto riguarda i punti dalla lunetta che, si sa, possono cambiare il corso delle gare quando la squadra avversaria è in bonus.
Completano il roster, il macedone classe 2001 Andrej Jakimovski ed il pivot maltese, ex Bakery Piacenza, Kurt Cassar hanno avuto poco spazio finora, ma che sulle qualità e la professionalità, la società e lo staff tecnico non hanno alcun dubbio.
Oggi la battaglia del Pala Conad contro l’agguerrita Trapani non cambierà le gerarchie di classifica ma sarà un ulteriore tassello da conservare in attesa della fase ad orologio che potrebbe mescolare il mazzo delle carte e riservare soprese.
Farsi trovare pronti e ragionare match by match è il mantra ripetuto allo sfinimento sotto la Mole, ma, visti i risultati, bisognerà continuare su questo sentiero senza perdere di vista l’obiettivo principale consci delle enormi potenzialità del roster e di una tifoseria che, risvegliatasi dall’incubo, adesso vuole tornare a sognare e tornare nell’olimpo che le compete.