Contro Scafati, Agrigento (20 punti) spreca l’occasione per diventare capolista (a pari punti, 22, con Biella e Casale).
“Sono molto amareggiato, non tanto per la sconfitta ma per come è venuta. Mi assumo le responsabilità dell’approccio che ha avuto la mia squadra in partita”, ha commentato il coach Cagnardi dopo il ko per 90-73. “Dando fiducia a Scafati, che è il secondo attacco del campionato, è chiaro che con poca energia e attenzione sono riusciti ad incanalare la partita nei binari che hanno voluto. Non siamo mai riusciti ad entrare in gara a prendere un minimo di inerzia difensiva. In attacco, probabilmente, non siamo mai riusciti a fare due canestri di fila. Abbiamo avuto un approccio da parte di Easley e De Nicolao e poco altro, nel primo quarto Pepe ci ha dato qualcosa a livello offensivo. Siamo una squadra che se non comanda difensivamente e non trae ritmo offensivo dalle buone difese fa fatica contro tutti”.
Cagnardi ha anche voluto parlare di Christian James: per lui 0 punti in 20′ nella sconfitta: “Per noi è un giocatore importante. Christian è uno dei migliori marcatori del campionato, è un ragazzo molto serio e fino a qui è riuscito a darci molto. In trasferta fa un po’ fatica, ad un certo punto non riusciva ad entrare in partita. James si è incaponito offensivamente, invece di focalizzarsi sulla difesa. La panchina non è una scelta punitiva, gli altri mi davano di più. La nostra è una squadra che gioca d’insieme, nonostante le statistiche dicono che è lui è un giocatore, per fatturato offensivo, importante. E’ un ragazzo che deve crescere, ha fatto delle grandi cose fino adesso. Obiettivamente, però, tutta la squadra non ha offerto una buona prestazione. Non butto la croce sul mio giocatore, la maggior parte delle colpe le ho io”.