Sul suo profilo Facebook Marco Calvani, ex allenatore di Scafati e attuale di Bergamo, commenta la sentenza definitiva che ha chiuso con una assoluzione una vicenda incredibile che riguardava un presunto caso di doping.
“Ho aspettato la seconda sentenza definitiva della corte di appello del Coni, per fare alcune considerazioni per quanto di questi 16 mesi trascorsi con questa vicenda. Alla fine ha prevalso quello che è nella storia di tutti i coinvolti. Il Dottor Inserra, per confermare che il quasi mezzo secolo di attività professionale, non lo aveva mai visto avvicinato o coinvolto in una storia come questa; Romeo e Sgobba per essere sempre e solo stati considerati come due buoni giocatori e due ragazzi cristallini che conoscono solo la dura legge dell’allenarsi e giocare in modo pulito; per il sottoscritto perchè nella mia etica e rispetto del risultato del campo, mai avrei potuto solamente pensare a quanto si voleva “speculare” da una foto. Dispiace per chi di questa vicenda, ne ha voluto fare o vedere uno strumento per denigrare la mia persona, a volte con accanimento!
Questa esperienza mi ha insegnato tanto, ad oltre cinquanta anni, non puoi non essere ponderato ed attento per manifestare un qualcosa che senti come spontaneo, sincero, pulito. Devi pensare alle conseguenze che questo può implicare, è stata una lezione durissima, una cicatrice che mi rimarrà, comunque. Ringrazio tutti gli amici, i colleghi, chi opera nel basket, i giornalisti, i tifosi, i miei familiari che mi hanno sempre sostenuto in questi lunghi 16 mesi, grazie. Un ringraziamento speciale al mio legale, l’Avvocato Giovanni Allegro, per la sua professionalità e competenza.”