Non sarà il Coronavirus, con tutti i problemi che sta comportando, a porre fine alla breve storia dello Sporting Club Juvecaserta. Lo sarà la mancanza di nuovi soci che portino linfa vitale. Lo ha detto qualche giorno fa l’amministratore delegato Antonello Nevola.
Brutalmente, ci si deve chiedere se in giro ci sono investitori o appassionati che abbiano davvero voglia di lavorare con l’attuale proprietà del club. Che nei ricorsi al BAT proposti da chi non ha riscosso gli ingaggi negli anni passati viene fatta corrispondere in continuità a quella della vecchia Juvecaserta.
Con questa premessa, si deve ritenere naturale anche la mancanza di sponsor. E quando la crisi avanza non ci sono più le sirene di amicizie o anche di politica che possono aiutare.
Oltretutto non si potrà prescindere, per chi davvero volesse intervenire, dal mettere insieme squadra e gestione del PalaMaggiò. Senza, ci si dovrebbe accollare anche la ricerca di un nuovo impianto per giocare.
Intanto si prepara la fuga degli ultimi giocatori rimasti legati al club. Nevola sta trattando la transazione dell’annualità residua del contratto di Marco Cusin, ci sono voci che vogliano Marco Giuri nei desiderata di diverse squadre, e anche il pivot Paci sarebbe sul punto di svincolarsi rinunciando al contratto in essere per il 2020-21.
In attesa dei tempi della giustizia sportiva targata FIBA, il Covid-19 è senz’altro l’ultimo dei problemi della dirigenza bianconera, e non è davvero un buon segnale.