MONTPELLIER – Non finisce mai la lunga estate del volley. Dopo i tornei pre-olimpici (dove sia l’Italia maschile che femminile hanno staccato il pass per Tokyo 2020) e l’Europeo donne appena concluso con la vittoria della Serbia e il bronzo delle azzurre, ora tocca agli uomini contendersi la rassegna europea, giunta alla 31/esima edizione.Formula e gironiLa formula è la stessa utilizzata dalle donne: 24 nazionali partecipanti suddivise in quattro gironi da sei squadre ciascuno, con le prime quattro classificate che si qualificano agli ottavi di finale, dove partirà la fase a eliminazione diretta. Anche in questa occasione saranno quattro Paesi a ospitare l’evento: Francia, Slovenia, Olanda e Belgio. Finale in programma domenica 29 settembre a Parigi. L’Italia si trova nel gruppo A con la Francia padrona di casa, la sempre ostica Bulgaria e le più abbordabili Grecia, Romania e Portogallo. L’esordio degli azzurri sarà proprio contro i lusitani giovedì alle 17:15 a Montpellier. A seguire i ragazzi di Blengini affronteranno la Grecia (venerdì ore 20,45), la Romania (domenica alle 14), la Bulgaria (martedì alle 19,30) e la Francia (mercoledì alle 20,30). Le favorite per la vittoria finale sono Polonia e Russia, seguite proprio dall’Italia. Più staccate, ma da non sottovalutare la Francia, la Bulgaria e la Serbia, da sempre molto pericolosa. Questi tutti i gruppi (tra le parentesi la sede delle partite):
Girone A (Montpellier): Francia, Italia, Bulgaria, Portogallo, Grecia, Romania.
Girone B (Anversa): Belgio, Serbia, Germania, Slovacchia, Spagna, Austria.
Girone C (Lubiana): Slovenia, Russia, Finlandia, Turchia, Macedonia, Bielorussia.
Girone D (Rotterdam): Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Ucraina, Montenegro.
Zaytsev: “Obiettivo podio”“Siamo arrivati qui ben felici di aver ottenuto la qualificazione olimpica qualche settimana fa – le parole di Ivan Zaytsev nella tradizione conferenza della vigilia – ma ora ci buttiamo a capofitto in questa nuova avventura con la voglia di fare bene e al massimo delle nostre possibilità. Gli Europei sono storicamente tra i tornei più difficili da vincere e questa nuova formula di certo non facilita le cose, con un numero aumentato di squadre. Noi ci scopriremo strada facendo e faremo del nostro meglio per salire sul podio: il torneo è lungo e non sappiamo dove arriveremo, certamente partiremo con la consapevolezza dei nostri mezzi ma anche sapendo che non saremo gli unici a voler fare bene”. L’opposto azzurro ha poi tracciato un profilo del torneo: “Ci sono anche altre squadre con la pressione addosso. Penso alla Francia, paese organizzatore, alla Polonia bicampione del mondo, alla Serbia che sarà molto arrabbiata dopo aver mancato la qualificazione olimpica, alla Russia che ha vinto la Nations League. Noi saremo nel gruppo e come sempre ce la giocheremo: abbiamo conquistato già il pass per Tokyo, ma non abbiamo certo la pancia piena. Gli Europei sono un’ottima occasione e non vogliamo lasciarcela sfuggire”.Blengini: “Calendario difficile”Coach Blengini non vuole passi falsi nell’esordio contro il Portogallo: “Ha dei giocatori esperti e lo abbiamo già affrontato in Nations League quest’anno con un assetto molto simile. Rispetto a giugno hanno cambiato uno dei due schiacciatori e il libero, ma l’ossatura della squadra è la stessa. Giocano una buona pallavolo e noi dovremo essere bravi a esprimerci sui nostri livelli per non avere problemi”. Poi uno sguardo più generale alla competizione: “Ci apprestiamo a disputare un Europeo difficile. Al di là della durata, è una manifestazione piena di top team. Almeno cinque nazionali possono dire la loro, noi siamo nel gruppo e vogliamo fare la nostra parte. Sarà importante gestire al meglio la parte mentale: abbiamo detto a più riprese che la qualificazione olimpica rappresentava l’obiettivo principale della stagione, ma ora non dobbiamo sentirci appagati per ciò che abbiamo fatto. Sarà importante approcciare con cattiveria il torneo. Il calendario ci metterà di fronte le squadre più quotate nelle ultime due gare (Bulgaria e Francia, ndr), ma come ci insegna la storia recente ogni nazionale va affrontata con rispetto e concentrazione massima”.