Foto FIVB
Di Eugenio Peralta
Dopo il successo sull’Italia di sabato, l’Argentina si conferma in grande forma e chiude con un’altra vittoria la tappa di Volleyball Nations League di Milano: secco 3-0 sulla Serbia in una partita mai davvero in discussione. Con questo risultato i serbi sono matematicamente fuori dalla Final Six, mentre i sudamericani possono ancora sperare in una clamorosa rimonta.
L’Argentina ha il grande merito di mantenere un’elevata precisione in attacco anche quando la ricezione non la assiste, come nel secondo set: merito della lucidità di Nicolas Uriarte, preferito in palleggio a De Cecco. Ezequiel Palacios e Bruno Lima sono invece i migliori terminali offensivi con 15 punti ciascuno. Non convince altrettanto, invece, la versione della Serbia senza Jovovic; si salva il solito Srecko Lisinac, top scorer dei suoi con 11 punti e il 77% in attacco.
Da segnalare un altro sentito omaggio a Miguel Angel Falasca nel corso del primo set, quando tutto il pubblico della Allianz Cloud si è alzato in piedi per tributare il suo saluto all’allenatore scomparso ieri.
Alle 20 in punto avrà inizio l’ultimo match della pool tra Italia e Polonia, trasmesso in diretta televisiva su NOVE ed Eurosport 2.
1° SET – A riposo i due palleggiatori titolari, De Cecco e Jovovic, sostituiti da Uriarte e Todorovic. Mendez schiera anche Crer al centro al posto di Loser, mentre Grbic dà fiducia al libero Negic. La Serbia firma il primo break con Luburic (4-6), ma l’Argentina risponde con un micidiale 9-0 sul servizio di Uriarte (due ace del palleggiatore). Si arriva al secondo stop tecnico con i sudamericani già avanti 16-8, poi l’albiceleste dilaga con Palacios (19-9) e Conte (22-12). La Serbia recupera qualche punto nel finale, ma non può evitare il 25-17 messo a segno da Ramos.
2° SET – La Serbia, che inserisce Mehic, parte forte con la battuta di Luburic (0-2) e riesce a mantenersi avanti con l’attacco dell’opposto (4-6). L’Argentina però è ben presente a muro e aggancia la parità sul 7-7 con Crer. Lima sigla il break a favore dei sudamericani (13-11) e poi allunga sul 15-12. Grbic cambia diagonale, e con Jovovic e Vucicevic la Serbia riesce a riavvicinarsi (17-16, 20-19) ma non a completare la rimonta. Conte si procura due set point, Lisinac annulla il primo, ma sul secondo arriva il servizio out di Luburic (25-23).
3° SET – Vucicevic confermato nel sestetto della Serbia, ma sono ancora gli argentini a innestare il turbo: subito 3-0 con Palacios protagonista. Un’invasione regala il 5-1 e ancora Palacios mette a segno l’ace del 7-2. La Serbia non vuole mollare e riduce le distanze con Mehic (9-7), ma il solito Palacios tiene avanti gli argentini (12-8) e il servizio di Lima fa il vuoto (15-9). Le ultime speranze dei serbi sono vanificate da una serie di errori e dal nuovo ace di Uriarte (21-13). L’attacco out di Mehic vale il match point e al terzo tentativo decide il mani-fuori di Lima (25-18).
Argentina-Serbia 3-0 (25-17, 25-23, 25-18)
Argentina: Pereyra (L) ne, Martinez Franchi, Uriarte 5, Poglajen ne, Conte 10, Loser ne, Danani (L), Solé ne, Lima 15, Palacios 15, Crer 6, De Cecco ne, Mendez ne, Ramos 6. All. Mendez.
Serbia: Okolic 4, Katic ne, Cirovic 7, Pekovic (L), Krsmanovic ne, Jovovic, Kujundzic 1, Simic 1, Luburic 8, Negic (L), Lisinac 11, Todorovic 1, Vucicevic 4, Mehic 5. All. Grbic.
Arbitri: Oleynik (Russia) e Robb (Canada).
Note: Spettatori 1700. Argentina: battute vincenti 5, battute sbagliate 12, attacco 66%, ricezione 53%-33%, muri 8, errori 16. Serbia: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, attacco 46%, ricezione 56%-43%, muri 4, errori 18.