SUPERLEGA 11. GIORNATA
Allianz Milano – Gas Sales Piacenza 3-1 (25-20, 21-25, 25-21, 25-22)
Allianz Milano: Sbertoli 2, Gironi 4, Clevenot 7, Abdel-Aziz 41, Petric 11, Kozamernik 7, Hoffer (L), Pesaresi (L), Basic 1. N.E. Weber, Izzo. All. Piazza.
Gas Sales Piacenza: Cavanna 1, Kooy 17, Krsmanovic 9, Nelli 10, Berger 8, Stankovic 11, Fanuli (L), Scanferla (L), Botto 1, Yudin 2, Fei 0. N.E. Copelli, Tondo. All. Gardini.
ARBITRI: Santi, Zanussi.
NOTE – durata set: 24′, 24′, 26′, 27′; tot: 101′.
MILANO – La Powervolley ci prende gusto e dopo aver sfatato il tabù del PalaLido contro Vibo, mette da parte altri tre importantissimi punti contro Piacenza. Ma oltre alla vittoria c’è di più e quel di più si chiama Nimir Abdel-Aziz, autore di 41 punti in soli 4 set, superando così il primato stagionale di Kurek, che nel 3-2 tra Monza e Perugia si fermò a quota 33. Nulla da fare, invece, per Piacenza, che nonostante sia sempre riuscita a rimanere dentro la partita, deve interrompe a due la striscia di vittorie consecutive.
SESTETTI – Nessuna novità per Milano, con Piazza che si affida al solito sestetto, dunque con Sbertoli-Nimir sulla diagonale principale, Petric-Gironi in banda, Kozamernik-Clevenot al centro e libero Pesaresi. Gardini risponde invece con Cavanna al palleggio, Nelli opposto, Kooy-Berger schiacciatori, Stankovic-Krsmanovic centrali e libero Scanferla.
PIÙ E MENO – Tralasciando per un momento il capitolo Abdel-Aziz, se proprio si vuole trovare una nota storta tra le fila meneghine, c’è lo scarso utilizzo dell’unico centrale di ruolo, Kozamernik, che chiude con 3 su 7 in attacco. Dall’altra parte fatica soprattutto Nelli, fermo al 35% su 23 palloni attaccati, con 3 errori e 2 muri subiti.
LA CHIAVE – Il tabellino di Nimir alla fine del quarto set ha le seguenti cifre: 60% in attacco su 60 palloni con 4 errori e 3 muri subiti; 20 battute eseguite, di cui 2 vincenti; 3 muri. Il tutto in soli 4 set giocati. Il totale fa registrare 41 punti, miglior prestazioni dell’anno sin qui e sfiorato il massimo assoluto in Serie A: nel 2013-2014, infatti, Giulio Sabbi mise a terra 42 punti in un match finito però al tie-break tra Verona e Molfetta. Numeri a parte, la sensazione è quella di avere davanti un giocatore fuori dal normale, perché al di là dello score di questa sera, è la costanza di rendimento a impressionare, sia in campionato che nel corso della singola gara.
LA GARA – L’inizio del match è tutto sommato equilibrato, con Milano che spinge soprattutto col duo Petric-Nimir, ma con Piacenza capace di reggere all’urto e di andare anche davanti sul 17-18. A quel punto, però, salgono in cattedra i fondamentali del muro e della battuta dei padroni di casa: Kooy viene bloccato per due volte in attacco e Abdel-Aziz fa il resto con le solite fucilate dai 9 metri (25-20 il finale).
Archiviato il primo parziale la squadra di Gardini cambia faccia e lo stesso, ma in negativo, fa anche Milano. A parte Nimir (che dopo i 10 punti del primo set ne aggiungerà altri 8 nel secondo) l’attacco dei meneghini fatica a prendere ritmo (spicca l’uno su 6 di Petric) mentre dall’altra parte i ritrovati Kooy e Nelli consentono agli emiliani di allungare punto dopo punto fino al 21-25 conclusivo.
Nel terzo set la Powervolley sembra ritrovarsi, ma è soprattutto il solito Nimir a salire in cattedra: a referto, infatti, l’olandese fa registrare altri 10 punti (per un totale di 28 nei soli primi 3 set) tra cui ovviamente quelli decisivi nel finale di parziale concluso sul 25-21. Milano è lanciata e tiene bene anche nell’ultimo set, in cui Abdel-Aziz continua il proprio show personale fino a mettere per terra il punto esclamativo che vale il 25-22.
HANNO DETTO – A fine partita, queste le parole di Riccardo Sbertoli: “Vincere anche stasera dopo Vibo per noi vuol dire tantissimo. Non dimentichiamoci che siamo in una situazione di emergenza (si riferisce alla carenza di centrali, con Piano e Alletti ancora fuori, ndr) e in cui ognuno di noi si sta sacrificando dando tutto quello che ha, perciò vincere così vale veramente doppio”. Aggiunge sull’importanza di avere uno come Nimir: “E’ un opposto fortissimo, tra i migliori al mondo. Per un palleggio come me vuol dire avere tanta sicurezza e poi so di poter alzare di tutto in qualsiasi situazione”.
Passando a Piacenza, coach Gardini invece commenta: “Oggi purtroppo quando la partita si è complicata ci siamo disuniti eccessivamente e questo non può succedere, anche perché abbiamo commesso delle banalità con la palla in mano. Se questo succede, soprattutto contro una squadra come Milano e con un Nimir così, ne paghi le conseguenze”.