6. GIORNATA
Kioene Padova – Calzedonia Verona 0-3 (19-25, 17-25, 21-25)
Kioene Padova: Travica 1, Ishikawa 8, Polo 6, Hernandez Ramos 11, Barnes 1, Volpato 5, Bassanello (L), Randazzo 6, Danani La Fuente (L), Cottarelli, Casaro 1. N.E. Fusaro, Merlo, Canella. All. Baldovin.
Calzedonia Verona: Spirito 3, Muagututia 5, Cester 7, Boyer 21, Asparuhov 9, Solé 8, Donati (L), Bonami (L), Marretta, Franciskovic. N.E. Zanotti, Birarelli, Kluth, Chavers. All. Stoytchev.
ARBITRI: Piana, Saltalippi.
NOTE – durata set: 26′, 27′, 26′; tot: 79′.
PADOVA – Si torna alla Kioene Arena per il 25° derby veneto, tra Padova e Verona, con le due squadre appaiate in classifica a quota 6 punti. La Calzedonia ha decisamente più fame dei padroni di casa e si porta a casa la partita in appena di 1 ora e 20 minuti di gioco. La Kioene fa davvero poco per contrastare gli ospiti, poca concentrazione e troppi errori da parte dei padovani per tutta la partita. C’è molto da rivedere nel team bianconero, letto benissimo dal muro avversario e distratto nei fondamentali di seconda linea.
SESTETTI – Coach Baldovin conferma per la Kioene Padova il sestetto che giovedì ha tenuto testa a Perugia: Travica e Torres, Volpato e Polo centrali, Barnes ed Ishikawa schiacciatori, Danani libero.
Radostin Stoytchev risponde con Spirito al palleggio, Boyer opposto, Asparushov, Muagututia di banda, al centro Solè e Cester, libero Bonami.
I PIU’ E I MENO – I numeri parlano chiaro: 12 muri per Verona (4 per Solé, 3 Cester e Boyer), contro i 2 di Padova. Qui sta una delle chiavi del match. In effetti, gli altri numeri, invece, non spiegherebbero un andamento così unidirezionale della partita: infatti, quasi paradossalmente, in ricezione fa meglio Padova (60% di positiva, contro il 33% veronese), ed in attacco la Calzedonia supera non di molto i cugini (47% a 41% di efficienza). Al servizio, poi, 6 ace e 13 errori per i padroni di casa, 7 ace e 11 errori per gli scaligeri. A livello di singoli, a spiccare su tutti è Boyer, che con 21 punti (di cui 3 muri), si aggiudica, più che meritatamente il titolo di MVP.
COSA VI SIETE PERSI – Nel secondo set, sul 12-20 in favore veronese, il libero Bonami tenta di difendere un attacco di Hernandez ed in scivolata finisce pesantamente addosso al tavolo del segnapunti, procurandosi una gran botta alle mani, fortunatamente per lui solo dolore, ma nessuna conseguenza.
Parte forte nel secondo parziale la Calzedonia, che anche grazie al muro, si porta 1-5. Sul 5-13, con i time out esauriti, Baldovin decide di tentare la carta Randazzo (dentro per Barnes)ed il siciliano risponde subito con 3 attacchi punto che accorciano le distanze (9-14). Il resto della squadra però non passa e no riesce a fermare a muro gli avversari, con Padova che scivola 10-18. La Kioene non c’è ed anche la seconda frazione va agevolmente a Verona.
L’inizio del terzo set si gioca in modo più equilibrato, con Padova che riesce a mettere avanti la testa e tenerla, grazie a Randazzo, fino dal 6-5. Boyer e Muagatutia riportano a distanza la Calzedonia 6-9, ma Volpato e Polo pareggiano subito i conti. Boyer ridà slancio ai suoi e, con Padova, che continua a sbagliare troppo, porta Verona a distanza (11-16). Dal 14-21, con i centrali e grazie anche agli ace di Casaro e Travica, la Kioene si avvicina 19-22, poi 21-23, ma la Calzedonia chiude set e partita con un ace di Asparuhov.