ROMA – E’ calato il sipario sugli Eurogames, l’olimpiade internazionale dell’inclusione, nata per promuovere i diritti civili nello sport e sostenere ogni tipo di discriminazione. La rassegna, ospitata per la prima volta in Italia, ha infiammato Roma con oltre 4.000 atleti in gara, impegnati a rappresentare 55 nazioni. Tre giorni in cui quindici impianti della Città eterna hanno aperto le porte a sfide di quattordici discipline diverse, in una competizione inaugurata da una cerimonia d’apertura che ha visto la presenza della Vicepresidente del CONI Alessandra Sensini e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Spadafora, in un Tre Fontane impreziosito dalla presenza di oltre 2.000 spettatori.
Francia e Germania dominano nel medagliere, con l’Olanda sugli scudi nelle gare natatorie e l’Italia che ha brillato nel volley e nella Roma Rights Run, la gara di corsa che prendeva il via dal Circo Massimo per 10 chilometri di spettacolare percorso tra Piazza Venezia, via dei Fori Imperiali e il Colosseo. “Il successo di questa manifestazione segna inevitabilmente una tappa importante per i diritti civili nello sport anche nel nostro paese – spiega Adriano Bartolucci Proietti, presidente di Roma Eurogames 2019 – ed è un segnale significativo attraverso il quale sottolineare, con grande forza, che lo sport unisce ed è lo strumento migliore per abbattere ogni forma di discriminazione. L’auspicio è che questo grande lavoro ponga le basi per la candidatura di Roma ai Gay Games 2026, i giochi mondiali LGBT friendly che dal 1982 promuovono l’uguaglianza e l’inclusione attraverso lo sport in tutto il pianeta”.