C’è tanto gialloblù nella testa, nelle mani, nelle braccia e nelle gambe dell’Italia U19 di pallavolo maschile laureatasi campione del mondo di categoria in Tunisia.
Dal tecnico Vincenzo Fanizza, già direttore tecnico dell’Accademia del Volley Giovanile di Puglia, al capitano e schiacciatore altamurano classe 2001 Piervito Disabato (il prossimo anno in A3 a Civitanova), dal libero siciliano classe 2001 Damiano Catania (l’anno prossimo in A2 a Santa Croce) al miglior centrale della competizione, il barese classe 2001 Nicola Cianciotta: quanta Materdominivolley.it Castellana Grotte nell’azzurro che riporta il titolo iridato in Italia dopo 22 anni. Dall’allenatore, straordinario alla guida di un gruppo di giovani talenti, ai ragazzi formati e cresciuti nel settore giovanile e ora protagonisti sui campi della serie A.
Il successo in finale per 1-3 (24-26, 25-21, 19-25, 18-25) sulla Russia certifica un cammino di sole vittorie, un cammino che aveva portato l’Italia all’atto conclusivo per la terza volta (dopo l’oro conquistato in Iran nel 1997 e l’argento dell’edizione precedente a San Juan nel 1995). L’ultima medaglia, invece, risaliva al 2005 in Algeria, edizione in cui la selezione under 19 raggiunse la medaglia di bronzo. Numeri che certificano l’impresa.
Battute Bulgaria, Repubblica Ceca, Colombia e Iran nel girone, Cina Taipei agli ottavi, Giappone ai quarti, Egitto in semifinale e Russia in finale: un giro del mondo in cui l’Italia ha lasciato agli avversari solo 4 set (2 di questi peraltro nella gara inaugurale contro la Bulgaria).
“Non possiamo che esprimere oggi tutto il nostro orgoglio di italiani e di pugliesi – ha commentato il presidente della Materdominivolley.it Castellana Grotte, Michele Miccolis – ma anche tutta la soddisfazione del nostro club. Al tecnico Fanizza, ai nostri talenti Disabato, Catania e Cianciotta arrivino fortissimi i nostri abbracci e i nostri complimenti. In gialloblù quella stessa generazione aveva portato la gioia di scudetti e gioie nazionali, in azzurro ha portato l’emozione immensa di un titolo iridato. Non possiamo essere più felici di così”.