CATANIA – In una intervista a Diego Deponti di Tuttosport Davide Mazzanti parla del prossimo impegno delle sue azzurre, quello che da Venerdì a Catania metterà in palio il primo biglietto per Tokyo2020.
Ecco alcuni passaggio dell’intervista.
ISOLAMENTO – “La cosa che abbiamo fatto è stata concentrarci su noi stessi. L’errore peggiore sarebbe quello di pensare che ci aspetta la partita della vita – spiega il tecnico -. Si creerebbe uno stato di attesa che può solo danneggiarci, io ho evitato di leggere i commenti dei giornali, sia in bene che in male. Ho chiesto alle ragazze di pensare solo a noi, al nostro gioco e lavorare per ritrovare il ritmo, quell’intensità di cui siamo capaci”.
VERSO CATANIA – “Ci arriviamo in crescendo, dopo un lungo lavoro fatto anche di stop, ma che ci ha portato qui a Catania ad inseguire quel gioco che abbiamo dimostrato di saper portare in campo, il nostro ritmo, il nostro dinamismo. Ci stiamo preparando a giocare con quella energia, quella elettricità che in Giappone ci ha permesso di conquistare il secondo posto. C’è la voglia di andare in campo e giocarcela fino in fondo”.
GLI AVVERSARI – “In realtà conosciamo solo il Belgio perché ha portato in campo la squadra titolale in Volleyball Nations League. L’Olanda ha deciso di nascondersi. E’ una scelta legittima. Si può optare, come abbiamo fatto noi, per giocare con il gruppo delle migliori tutta la fase di avvicinamento. Si fa per trovare il ritmo ed essere pronti ora, anche se lo si paga in stanchezza. Oppure si può scegliere di tenere in panchina le migliori per averle più fresche all’appuntamento che conta, anche se può mancare il ritmo partita. In questi due mesi qualche volta non abbiamo potuto lavorare come avremmo voluto, ad esempio dopo Perugia, ma ora siamo in crescita”.
COME STA EGONU – “Paola Egonu sta bene, sta aspettando questa sfida con tanto entusiasmo. Stiamo recuperando come gruppo quella leggerezza di esecuzione che rende suoi colpi più importanti”
L”ITALIA VERA – “Il sistema di gioco è sempre quello e ci lavoriamo ogni giorno. In Giappone abbiamo raccolto i frutti di un lungo lavoro di preparazione che aveva abbracciato tutta l’estate. Quest’anno abbiamo avuto qualche stop e, forse, gli automatismi non sono ancora perfetti ma è normale, visto che dobbiamo anche programmare gli impegni successivi”.
LA SFIDA ALL’OLANDA – “Sarà un confronto alla pari tra due formazioni che interpretano il gioco alla stessa maniera. Le olandesi sono molto abili a sfruttare i due attaccanti e a capitalizzare il lavoro dei centrali. Ho pensato ad alcune scelte per limitare il loro gioco. Ho pensato a come agirei se fossi il tecnico olandese per predisporre delle contromisure. Sono brave ad interpretare un gioco rapido, però in questi anni siamo sempre stati allo stesso livello. Solo all’Europeo due anni fa ci annullarono. Ma sarà il campo a dimostrare che percorso abbiamo fatto da quel giorno”.