Foto: FIVB.org
Di Redazione
L’Italia Under 19 è in finale nel campionato mondiale di categoria: battuto nettamente l’Egitto in semifinale per 3-0 (25-18, 25-16, 25-17); gli Azzurrini affronteranno la Russia che ha superato, sempre per 3-0 (25-21, 25-18, 27-25), l’Argentina.
Cominciano a scarseggiare gli aggettivi per questa squadra di ragazzini che gioca con la cattiveria dei veterani e che non sbaglia quasi nulla. Una squadra giovane che sa essere spensierata ma che non perdona nulla e che comunque, a onor del vero, ha mostrato qualche fragilità solo nella primissima partita contro la Bulgaria, l’unica squadra che ha saputo dimostrare qualcosa dal punto di vista tecnico e caratteriale. Per il resto il confronto di questo mondiale ha visto gli Azzurrini persino troppo a loro agio anche se, e questo va sottolineato, nessuno ha mai dato le cose per fatte o per scontate.
Contro i piccoli faraoni, se mai, l’Italia ha mostrato qualche piccola incertezza in più, cose da poco per la verità, forse un minimo di tensione che è anche legittima al terzo match a eliminazione diretta consecutivo e alla settima partita in otto giorni. Italia che ha controllato la partita senza incertezze e con appena qualche piccola sbavatura, infinitesimale nel computo complessivo della gara: lo spunto con cui gli Azzurrini bruciano il primo set dopo il secondo time out tecnico è da grande squadra. Così come la determinazione con la quale chiudono con largo margine anticipo anche il secondo. Nel terzo l’Egitto si toglie la soddisfazione di prendere un piccolo vantaggio che l’Italia rintuzza e annulla con un Tommaso Stefani straordinario (capita di rado di vedere tre ace uno di fila all’altro) che consentono alla squadra di passare dal 12-13 al 19-13 grazie a un parziale di sette punti che seppellisce definitivamente qualsiasi velleità da parte della squadra avversaria.
Stefani brilla nel box score con 18 punti (quattro ace e altrettanti muri), in doppia cifra Rinaldi (13): bravo ma non abbastanza di fronte al muro italiano che lo affronta quasi sempre con grande efficacia il temutissimo Abdelrahman Elhossiny che firma 11 punti.
L’Italia è già sicura di una medaglia di pregio, la quarta nella storia di questa competizione dopo un argento nel 1995, un bronzo nel 2005 e la meravigliosa vittoria del 1997. La Russia è il peggior cliente possibile: ha concesso in sette partite due soli set, uno alla Corea del Sud e uno all’Iran: una gran bella squadra. Uno splendido alzatore, Anoshko, e un opposto devastante, Murashko, decisivo con i suoi 21 punti non solo nella partita contro l’Argentina ma in tutte le gare giocate fin qui. Se è vero che la squadra allenata da Nikolaev concentra proprio sul suo miglior terminale offensivo la stragrande maggioranza degli attacchi, c’è da dire che il pacchetto dei centrali non sembra altrettanto solido.
Finale in programma venerdì alle ore 21.00 subito dopo la finalina per il terzo posto tra Argentina ed Egitto. La Russia è il primo paese per numero di medaglie, il secondo per numero di vittorie dopo il Brasile (tre, l’ultima in Messico nel 2013) ed è reduce dalla sconfitta subita a sorpresa contro l’Iran due anni fa.
ITALIA-EGITTO 3-0 (25-18, 25-16, 25-17)
Italia: Porro 4, Michieletto 7, Cianciotta 8, Stefani 17, Rinaldi 13, Gianotti 4, libero: Catania, Disabato. Ne: Ferrato, Crosato, Magalini, Pol. All. Fanizza.
Egitto: Mohamed E. 3, Deigham 2, Mohamed A., Elissa 12, Noser 2, Elnaggar 8, libero: Raslan, Eloraby, Abdelazm 4. Ne: Gafer, Ibrahim, Elwan. All. Hassan.
Durata: 23’, 22’, 22’
Italia: 10 a, 12 bs, 8 mv, 20 et
Egitto: 6 a, 13 mv, 2 mv, 22 et
(Fonte: FIVB.com)