ROMA – Il giorno dopo il successo degli azzurrini nei Campionati Mondiali under 19 in Tunisia, dove hanno conquistato una medaglia d’oro che, in questa categoria, mancava all’Italia dall’edizione in Iran del 1997, i protagonisti di questo importante trionfo hanno espresso la propria gioia.
Di seguito le parole piene di soddisfazione del presidente Pietro Bruno Cattaneo, del tecnico Vincenzo Fanizza e dei tre azzurrini premiati: Paolo Porro (miglior palleggiatore), Nicola Cianciotta (miglior centrale) e Tommaso Rinaldi (miglior schiacciatore e Mvp del torneo).
PIETRO BRUNO CATTANEO: “Da presidente federale non posso che essere molto soddisfatto del fantastico risultato ottenuto dai ragazzi di Fanizza. Gli azzurrini sono stati in grado di portare in Italia una medaglia d’oro che mancava ormai da ventidue lunghi anni. Il giovane gruppo azzurro è riuscito in una vera e propria impresa che naturalmente gratifica i dodici atleti presenti in Tunisia, lo staff, tutte le persone che hanno contribuito a questo splendido risultato con il loro lavoro “dietro le quinte” e l’intera federazione. La stagione internazionale che stiamo vivendo ci sta regalando grandissime soddisfazioni, a tutti i livelli, ma in particolar modo a livello giovanile. Oltre alle tre fantastiche qualificazioni olimpiche delle Nazionali Seniores e della Nazionale di sitting volley, infatti, le nostre giovani squadre stanno scrivendo pagine importanti della disciplina. Fino ad ora, quando manca ancora la rassegna iridata femminile Under 18 che prenderà il via a breve, molte sono state le medaglie messe al collo dai nostri ragazzi. Spero vivamente che questi successi e piazzamenti contribuiscano alla loro crescita come atleti ma anche e soprattutto come uomini e donne; con l’augurio di ritrovarli numerosi nelle Nazionali Maggiori tra qualche anno. Rinnovo i miei complimenti, vivissimi, a Fanizza, al suo staff e ai suoi ragazzi per questa importante medaglia d’oro.”
VINCENZO FANIZZA: “Devo dire che sono momenti fantastici, di felicità assoluta. Ci stanno arrivando molti messaggi di complimenti e presto realizzeremo cosa abbiamo ottenuto. Il percorso è stato lungo, fin dall’anno scorso con il buon cammino europeo. Durante la stagione invernale, poi, molti ragazzi hanno giocato buoni a livelli e questo ci ha aiutato molto. La preparazione quest’anno è stata lunghissima, ma piena di soddisfazioni, con le medaglie d’oro all’Eyof e al torneo di preparazione al Mondiale e quindi siamo arrivati all’appuntamento più importante molto carichi e determinati. Dopo un’estate passata in palestra a lavorare, è un riconoscimento che ripaga gli sforzi fatti e rappresenta uno di quei momenti in cui realizzi davvero di essere molto fortunato a fare il lavoro che ti appassiona. È un titolo che manca da 22 anni in Italia e questo ci fa rendere conto dell’impresa fatta da questi ragazzi che sono splendidi e che allenerei per tutta la vita. Due anni fa, appena preso l’incarico, un giornalista de La Repubblica mi chiese quale sarebbe stato il mio sogno: io gli risposi che da sempre avrei voluto vincere un Mondiale. Da giocatore non ne ho avuto la possibilità ma oggi, a cinquant’anni, ho realizzato il mio sogno dopo avventura trascorsa insieme a dei ragazzi magnifici e che ci fanno capire che di futuro ce ne è tanto per questo sport nel nostro paese, sono davvero al settimo cielo”.
PAOLO PORRO: “E’ un’emozione fantastica, che rimarrà nel nostro cuore per tutta la vita. Una medaglia che arriva al termine di un percorso lunghissimo, che ci ha visto impegnati fin dall’anno scorso. Questa stagione, siamo arrivati al Mondiale dopo la medaglia d’argento al Wevza, l’oro all’Eyof e la vittoria del torneo pre mondiale. Questi ultimi dieci giorni sono stati entusiasmanti, abbiamo giocato sulle ali dell’entusiasmo spinti dalla forza di un gruppo unico, che in collaborazione con lo staff ha realizzato qualcosa di importante, come d’altronde dimostra il fatto di aver conquistato un mondiale dopo 22 anni dall’ultima volta in questa categoria. Forse non abbiamo ancora realizzato del tutto, posso dire solo di essere davvero soddisfatto, poi il premio da miglior palleggiatore è solo la ciliegina sulla torta”.
NICOLA CIANCIOTTA: “In questi momenti è difficile trovare le parole giuste per descrivere in pieno l’emozione, d’altronde non capita tutti i giorni di vincere un Mondiale, per giunta con il riconoscimento da miglior centrale. E’ stata un’estate piena di sacrifici, questo bisogna dirlo, trascorsa in palestra a lavorare mente tanti nostri coetanei erano in vacanza, ma lo rifarei altre mille volte, perché sto inseguendo il mio sogno e momenti così riescono a farti fermare per un secondo, guardando il cammino che hai fatto per arrivarci, per poi ripartire con ancora più voglia di prima. Non riesco a trovare un solo momento che descriva quest’avventura fantastica, quindi mi limiterò ad augurare a chiunque di provare emozioni co me questa”.
TOMMASO RINALDI: “Essere campione del mondo, per me significa davvero tutto. Da tre mesi a questa parte stiamo lavorando come matti in palestra con l’obbiettivo di mettere in mostra il miglior gioco possibile. Per me, inoltre, era il primo anno da schiacciatore e oggi ho la conferma di aver fatto la scelta giusta, il titolo di Mvp mi riempie di orgoglio anche se devo dire che è stato davvero inaspettato. Di questo Mondiale, mi porterò dietro sempre l’ultimo punto della finale, quando non si capiva se la palla era dentro o fuori, poi l’arbitro ha dato il punto a noi e a quel punto siamo esplosi in una gioia immensa. Ringrazio tutto lo staff e tutti i miei compagni per quest’estate fantastica e piena di soddisfazioni”.