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Miriam Sylla, dal tutù alla pallavolo: “Voglio l’oro per mamma Salimata”

Foto FIVB

Di Redazione

“La diagonale stretta mi esalta a livelli stratosferici”. Miriam Sylla, schiacciatrice classe 1995, ha appena vinto lo Scudetto con la sua Imoco Conegliano e nei suoi sogni c’è l’oro, magari a Tokyo.

Al microfono di Giulia Santerini per RepTV, canale de La Repubblica, Sylla racconta la sua passione per la pallavolo, i suoi punti di forza e talloni di achille.

“Quando attacco è come se, in quel momento lì, un po’ tutto quello che ho intorno si annullasse e sfogare tutta la mia forza sulla palla mi esalta. Il mio tallone di achille è la ricezione. Ho battuto sotto rete e questo mi ha creato un trauma, non riesco più a battere. Ho 24 anni, gioco in Serie A e sono il peggior battitore del campionato.”

Sempre con auto ironia, Sylla continua: “Quando entro in campo annullo la Miriam che c’è adesso e sono un’altra, sono antipatica, un po’ maleducata ma non ditelo a mio padre! In allenamento se si muove la rete dico che ha fatto invasione un’altra.. ma è allenamento, le mie compagne mi vogliono bene per questo.”

Si torna poi alla sua infanzia: “Mio padre faceva l’operaio, sapevo che c’erano pochi soldi in casa, non compravo i giocattoli e se volevo i biscotti sceglievo quelli che costavano meno. Adesso a mio padre ho comprato un auto e non so contare quanti paia di scarpe ho. L’estate la trascorrevo con la nonna e mangiavo tanto, tornavo con otto chili in più e mia mamma era disperata. Io speravo di fare la ballerina di danza classica ma la mia altezza me lo impediva, e anche la mia pancia..”.

La schiacciatrice torna poi seria, rivolgendo un pensiero alla mamma, Salimata, scomparsa lo scorso 28 dicembre.

“Sapendo che mia mamma stava peggiorando avevo deciso di non andare al Mondiale. Lei si è imposta, dicendomi di andare assolutamente. Ogni giorno, ogni partita era della linfa per la mia mamma, le davo forza. Non so cosa sto aspettando per guadagnarmi questa medaglia d’oro e fare questa dedica come l’avevo decisa io. Se fosse Tokyo basta, ho raggiunto tutto.. sto già sudando al pensiero.”

(Fonte: RepTV)


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