MILANO – Il pensiero di Matteo Piano rilanciato sul suo profilo Facebook dopo la notizia della gravità dell’infortunio al ginocchio ufficializzata stamane dalla società Allianz Powervolley Milano.
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Non ho dei pantaloni africani e un bialbero dietro di me, non è primavera e tanto meno non è una rinascita.
Però ho questa foto, una foto che due settimane fa quando me l’hanno mandata ho detto “questa non la potrò mai pubblicare”. Non si può mai dire mai, è vero. Non l’avrei pubblicata perché magari non sarebbe stata capita. Beh io voglio occuparmi di chi la capisce, di chi vede un ragazzo felice, di chi vede una medaglia importante forse quella più importante della mia vita fino ad ora, di chi vede del gin e della tonica che con del gran savoir faire unito al peso dell’argento sono riuscito a farmi dare e che ho condiviso con la mia squadra.
Disastro.
Questo è quello che ho detto quando ho capito cosa poteva essermi realmente successo qualche giorno fa.
Sono arrivato a Milano con una carica infinita, dopo una ricca estate; so quello che voglio fare, so l’uniforme che voglio mettere ma soprattutto come la voglio indossare, sto bene al mondo e sto bene con chi sono. Ero incazzato perché tutte queste cose insieme non ero riuscite a metterle mai.
Ero dispiaciuto per i miei compagni, per la Powervolley, per i miei genitori e per i miei amici; perché so quanto siate tristi per me lo sento e giuro che mi dispiace tanto sapervi tutti dispiaciuti.
Non so se vale come paragone ma manco dopo l’argento che ho al collo in questa foto ho ricevuto così tante chiamate e messaggi, sono commosso e grato. L’affetto ti salva, l’ho già detto ed è vero.
Grazie, veramente sono immobile davanti a tutto questo (e non ho ancora letto niente, magari mi avete mandato l’emoticons delle corna o della cacca) ma sono fortunato ad avere tutto questo e so che mi avrete scritto col cuore.
Supererò anche questa, non sarò sempre al top della forma, al massimo qualcuno verrà ad offrirmi un gintonic e un abbraccio.
Prendo tutto il vostro sostegno!
P.s.
1 mio padre avrà un colpo alla vista di questa foto
2 su questo cellulare non ho altre foto di Rio
3 mia madre ha nascosto quella medaglia non so dove appena sono arrivato in Italia, quindi la ricorderemo tutti così da ora in poi!
Non traduco in inglese, mi affido al potere delle immagini
With molta grinta
Teo